Difensori della biodiversità alla ricerca dei finanziamenti giusti

Difensori della biodiversità alla ricerca dei finanziamenti giusti
Descriptive text here
-

Per vedere più chiaramente le diverse opzioni di finanziamento possibili, il Parco Naturale Marino di Mayotte ha invitato le parti interessate alla biodiversità, i finanziatori e i leader di progetto a incontri lampo. Un modo per diverse associazioni di sapere a quali finanziamenti possono accedere i loro progetti.

Non è sempre facile orientarsi quando si cercano finanziamenti per un progetto. Per questo motivo il Parco Naturale Marino di Mayotte ha organizzato, questo venerdì, un incontro tra associazioni ambientaliste e finanziatori del progetto, a M’haju, nel Bandrélé. E questo primo comitato di finanziatori della biodiversità a Mayotte non era aperto solo ai progetti Lagoon Ambassador, sistema lanciato ogni anno dal parco dal 2017.

Erano presenti otto partner finanziari, tra cui il parco marino, tra cui l’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD), l’Agenzia regionale per la sanità (ARS), la Banque des Territoires, il Dipartimento dell’ambiente, della pianificazione e del mare (Dealm) o l’Ufficio francese per Biodiversità (OFB). “L’idea è quella di fare speed meeting (incontro leggero ndr) in modo che i leader dei progetti ambientali possano porre le loro domande sui diversi finanziamenti esistenti »spiega Guillaume Amirault, vicedirettore del Parco.

“Abbiamo avuto questa idea vedendo gli ostacoli operativi e organizzativi che si trovavano sulla strada dei leader del progetto”, aggiunge Céline Maurer, delegata territoriale dell’OFS per l’Oceano Indiano, che vigila sul Parco Marino. Ciascun partner presenta innanzitutto i suoi diversi meccanismi di finanziamento: bando Temeum per l’OFB, richieste in corso (senza bandi) per il Parco Marino o Fondo Verde P113 per il Dealm. La scelta è vasta per i rappresentanti delle associazioni presenti.

Volti dei leader del progetto

Tra questi, Ceta’Maore, il Mayotte Bird Study and Protection Group (Gepomay) e Mayotte Nature Environnement (MNE). “Sono venuto per raccogliere informazioni e stabilire contatti”spiega Émilien Dautrey, direttore di Gepomay, che porta, tra l’altro, il progetto May’Refuge LPO (Bird Protection League), che consiste nel fare di un terreno, come un giardino, un rifugio per la biodiversità locale.

Da parte sua, MNE è alla ricerca di finanziamenti per il suo progetto Nature Sentinels (applicazione in cui il pubblico può segnalare attacchi ambientali) lanciato un anno fa, o per un nuovo progetto di conservazione e monitoraggio del Caboto dalla bocca rotonda, un piccolo pesce presente nel Mahorais corsi d’acqua. “Abbiamo individuato tre corsi d’acqua dove potremmo, con le nostre associazioni aderenti, intervenire per ripristinare l’habitat di questa specie e garantirne il monitoraggio”, precisa David Lorieux, responsabile della comunicazione della federazione delle associazioni ambientaliste. Nella speranza di dare vita a questo progetto, si è recato con due suoi colleghi allo stand del Parco Naturale Marino per un’intervista di quindici minuti. Risultato: il programma Bestlife 2030, che mira a finanziare progetti a favore della biodiversità nei territori d’oltremare, e una richiesta di finanziamento Au fil de l’eau potrebbero essere adatti a questo progetto.

Léna Lessard, avvocato di MNE, accoglie con favore l’utilità di questo tipo di incontro: “Ciò semplifica la navigazione tra i diversi sistemi. E soprattutto ci permette di dare un volto ai finanziatori e ai responsabili dei progetti, che spesso rimangono dossier impersonali».

-

NEXT Final Four NF3: Chauray, Carqueiranne, Coquelles e Nancy si incontreranno a Olivet il prossimo fine settimana per giocarsi il titolo 2024 – Postup.fr