Elezioni europee: a cosa servono i soldi dell’Ue in Isère?

Elezioni europee: a cosa servono i soldi dell’Ue in Isère?
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L’Europa sta mettendo le mani sul portafoglio quasi ovunque nel nostro dipartimento, a cominciare dai progetti di innovazione. Tre istituti di ricerca di Grenoble (CEA-Leti, INAC e Institut Néel) hanno ricevuto 14 milioni di euro per sviluppare computer quantistici molto potenti. IL il progetto è interamente finanziato dall’Unione Europea (UNIONE EUROPEA).

Da Grenoble, al Vercors… passando per il Nord-Isère

I soldi europei permettono anche di sostenere progetti ambientali, come a Saint Quentin Fallavier, nel Nord-Isère. Lì, nel 2018, riqualificazione termica del gruppo scolastico “Les Moines” è stato cofinanziato dall’Europa. Un altro esempio: nel Parco Naturale Regionale del Vercors, l’UE sta sovvenzionando la metà del rinnovamento di un sentiero lungo 28 km. Vi ricordiamo che Grenoble ha già beneficiato dell’etichetta “Grenoble capitale verde 2022” un assegno da quattro milioni di euro per sviluppare progetti green in città.

Infine, troviamo anche tracce di sussidi europei in progetti sociali e di integrazione. A Grenoble, in particolare, l’Europa ha pagato 80.000 euro per consentire l’ istituzione di tre consiglieridedicato al sostegno dei giovani in quattro settori prioritari: Villeneuve – Villaggio Olimpico, Teisseire – Abbaye-Jouhaux, quartiere Alma e quartiere Mistral.

Per alcuni esempi di progetti finanziati dall’UE, visitare https://cosa-fa-per-me-l-Europa.europarl.europa.eu/ (in francese: “cosa fa per me l’Europa”).

Sovvenzione di 1,5 milioni di euro a Creys-Mépieu

L’Europa non sostiene solo progetti nelle grandi città. Olivier Bonnard, sindaco di Creys-Mépieu lo può testimoniare. L’anno scorso l’UE ha concesso sussidio di un milione e mezzo di euro al suo comune di 1.500 abitanti, per finanziare il progetto del palazzetto dello sport polivalente, costato 4 milioni di euro. Un aiuto colossale, quindi, per il Comune, aiutato da Stato, Regione e Assessorato, per una cifra pari a 600mila euro (ovvero il 15% dell’importo totale).

Questo aiuto dall’Europa, Il sindaco Olivier Bonnard non l’ha quasi mai chiesto. “Pensavamo che per noi fosse inaccessibile, soprattutto vista la complessità del dossier da allestire.“, riconosce il sindaco. «Adesso con gli aiuti di Ue, Stato, Regione e Dipartimento superiamo il 50% dei sussidi, una cosa semplicemente inaspettata, facciamo ancora fatica a crederci».

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