Trattative federali: infastiditi dall’atteggiamento della N-VA, Bouchez e Prévot vanno a cercare De Wever

Trattative federali: infastiditi dall’atteggiamento della N-VA, Bouchez e Prévot vanno a cercare De Wever
Trattative federali: infastiditi dall’atteggiamento della N-VA, Bouchez e Prévot vanno a cercare De Wever
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Circa due settimane fa, i presidenti del MR e degli Engagés, Georges-Louis Bouchez e Maxime Prévot, infastiditi da questo atteggiamento, sono andati insieme a trovare il formatore del governo, Bart De Wever (N-VA), per dirgli che “Loro non accetterà mai tutte queste misure.

inganno

I desideri istituzionali – simbolici – non sono nella nostra agenda e devono essere chiaramente meno presenti nei testi.

“Gli è stato ripetuto che eravamo costruttivi se ciò significava migliorare, ai margini, il funzionamento del nostro Stato, che ad oggi non è il più efficace o efficientespiega Maxime Prévot, affiancato da Il Libero. Abbiamo sempre affermato che il miglioramento della governance del Belgio è una questione collettiva, ma che non si può mai parlare di spartizione dello Stato federale. I desideri istituzionali – simbolici – non sono nella nostra agenda. Devono quindi essere chiaramente meno presenti nei testi.” La N-VA e la MR, dal canto loro, non hanno voluto reagire.

Tra questi tanti desideri ci sarebbe ad esempio la “regionalizzazione” della cooperazione allo sviluppo, della politica scientifica e delle istituzioni culturali federali.

Cogestione della cultura a Bruxelles

La probabile futura coalizione “Arizona” – che riunisce N-VA, MR, Engagés, CD&V e Vooruit – non dispone della maggioranza dei due terzi in Parlamento, il quorum necessario per trasferire i poteri federali agli enti federati (Regioni e Comunità). . Per aggirare il problema, la N-VA avrebbe immaginato che il governo federale potesse “delegare” l’esercizio dei suoi poteri agli enti federati, a priori attraverso accordi di cooperazione.

MR e Engagés non escludono, in linea di principio, qualsiasi riforma che richieda una maggioranza di due terzi in Parlamento, ma non con il sostegno degli estremisti, Vlaams Belang e PTB.

L’idea della N-VA riguardante, ad esempio, le istituzioni culturali federali sarebbe che quelle presenti in territorio fiammingo siano gestite dalle Fiandre, quelle in territorio vallone, dalla Vallonia (o dalla Comunità francese), e quelle presenti a Bruxelles essere cogestito dai fiamminghi e dai francofoni.

Ricordiamo che all’inizio dei negoziati la N-VA aveva anche proposto che gli aerei in decollo dall’aeroporto di Zaventem potessero sorvolare il dominio reale di Laeken.

Negoziati “Arizona”: la N-VA vuole consentire agli aerei in decollo da Zaventem di sorvolare il dominio reale di Laeken

La N-VA deve avere trofei

Quando Bart De Wever ha indossato nuovamente il costume da allenatore, all’inizio di settembre, dopo l’interim di Maxime Prévot (che doveva ricostruire la fiducia tra i cinque soci), si è convenuto che il presidente della N-VA cambiasse il suo metodo di lavoro e, già, affinché il suo partito allenti le sue richieste istituzionali. Evidentemente il messaggio non era stato recepito bene. Motivo per cui MM. Bouchez e Prévot hanno ritenuto utile, due settimane fa, ricordargli la loro posizione.

“Non passerà. Se Bart De Wever vuole un governo deve abbandonare il sistema istituzionale. Altrimenti tornerà ad Anversa”riassume un negoziatore.

Il preparatore De Wever farà un nuovo giro ma con i marcatori

Resta il fatto che i nazionalisti fiamminghi non usciranno dai negoziati senza l’uno o l’altro trofeo istituzionale. I francofoni lo sanno bene. Ricordiamo con insistenza l’abolizione del Senato. Sarebbero anche possibili meccanismi per conferire maggiore potere alle Regioni e alle Comunità.

I cinque grandi ostacoli da superare per formare una coalizione “Arizona” a livello federale

I gruppi di lavoro hanno compiuto buoni progressi

E poi, MR e Les Engagés non escludono, in linea di principio, qualsiasi riforma che richieda una maggioranza di due terzi (riforma delle leggi speciali o della Costituzione, ad esempio per abolire il Senato). Ma, ci viene detto, rifiutano di permettere che il sostegno – essenziale – dei membri dell’opposizione arrivi dai partiti estremi, Vlaams Belang o PTB. In altre parole, viste le forze presenti in Parlamento, sarà fondamentale il sostegno del PS, più quello dell’Open VLD e/o degli ambientalisti.

I gruppi di lavoro (Salute, Migrazione, Difesa, ecc.) istituiti un mese fa hanno fatto buoni progressi e sono riusciti a raggiungere numerosi accordi preliminari. I presidenti dei partiti subentreranno dopo le elezioni comunali del 13 ottobre per decidere gli ultimi, più complicati punti. Questi sono di tre ordini: i disaccordi politici persistenti, il bilancio e – torniamo su questo – quelli istituzionali.

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