Contattata, Nathalie Milio, portavoce di mons. Johan Bonny, vescovo di Anversa, ha espresso la sua indignazione e incredulità. “Come tutti i membri dello staff e i fedeli, era molto scioccato. La diocesi non è stata informata e infatti non era a conoscenza di nulla. Questa è una storia molto strana, della quale non abbiamo ricevuto alcuna informazione. Il vescovo conosce bene Bernardo e sa che svolge un buon lavoro in parrocchia e che tutti avevano una buona opinione di lui. Quindi non ce lo aspettavamo. Ora dobbiamo aspettare le indagini“, spiega Nathalie Milio.
Il vescovato fermo
Il vescovo di Anversa attende quindi la decisione della camera di consiglio e del tribunale prima di avviare qualsiasi procedimento. “Ancora una volta non siamo magistrati inquirenti e dobbiamo prima sapere dal tribunale cosa è successo esattamente. Sulla base di queste informazioni e conclusioni, potremo quindi esprimere un giudizio e approfondire la questione. Come autorità ecclesiastica non sarebbe corretto esprimere giudizi sulla base di articoli di giornale.aggiunge il portavoce del vescovato.
Morte dopo una notte di sesso drogato
Questa vicenda ha fatto il giro del mondo dopo le rivelazioni pubblicate dalla Gazet van Antwerpen lo scorso fine settimana. L’indagato ha contattato i servizi di emergenza nella notte tra giovedì e venerdì dopo che il suo collega venuto a trovarlo si è sentito male, presumibilmente a margine della visita del Papa in Belgio. I servizi di emergenza hanno tentato di rianimare la vittima, senza successo. Chiamati sul posto, la polizia, il laboratorio scientifico e il medico legale hanno effettuato i primi rilievi e scoperto tracce di stupefacenti sul corpo.
Cappellano in due gruppi scout
Andrew W. è stato per molti anni sacerdote della comunità anglofona di Anversa. L’uomo era tornato nel Regno Unito dopo essere andato in pensione. Da parte sua, padre Bernard è diventato sacerdote a 34 anni. Prima ancora ha lavorato nel settore assicurativo. È definito dai fedeli “esemplare” nella sua missione di sacerdote. Fu attivo in dieci comuni (cinque a Essen e cinque a Kalmthout), e cappellano in due gruppi scout francofoni ad Anversa.
Padre Bernard, processato per “traffico di droga con conseguente morte“, comparirà questo giovedì davanti alla camera di consiglio che deciderà o meno se rimarrà detenuto per i prossimi trenta giorni.
