Laval vuole un’indagine che prenda di mira tutti i suoi funzionari eletti

Laval vuole un’indagine che prenda di mira tutti i suoi funzionari eletti
Laval vuole un’indagine che prenda di mira tutti i suoi funzionari eletti
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Martedì sera il consiglio comunale di Laval ha votato a favore per chiedere alla Commissione municipale del Quebec (CMQ) di studiare la possibilità di ampliare le sue indagini su tutti i funzionari eletti della città. Ciò fa seguito alla nostra rendicontazione sulle spese dei consiglieri con le spese dei funzionari eletti e il fondo di sostegno.

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Questa richiesta arriva più di una settimana dopo che i funzionari eletti sono stati presi di mira per rimborsi discutibili. Nel bando di proposta si legge che “Laval soffre di un grave problema di deficit democratico” e che “il consiglio comunale di Laval deve ispirare la massima fiducia agli occhi dei cittadini di Laval”.

I funzionari eletti si sono rifiutati di chiedere al CMQ di espandere la propria indagine a tutti i consiglieri comunali. Lasciano invece che sia la Commissione a studiare la questione. Ricorda che il CMQ può avviare un’indagine a seguito di un reclamo.

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Per il partito d’opposizione Action Laval, i cui eletti sono già oggetto di un’indagine, si spiega che “è per il bene delle istituzioni pubbliche”. La consigliera Louise Lortie va oltre e propone che la città di Laval pubblichi sul suo sito web i rimborsi degli eletti con documenti giustificativi.

Il Consiglio comunale ha inoltre deliberato all’unanimità di richiedere agli enti interessati un aggiornamento della Guida amministrativa per il rimborso del fondo spese di sostentamento degli eletti. “L’obiettivo è che le regole del gioco siano il più chiare possibile per evitare questo tipo di situazioni”, spiega il sindaco di Laval Stéphane Boyer.

Il sindaco di Laval aveva già chiesto, la settimana scorsa, al direttore generale della città di rivedere il regolamento per chiarire l’interpretazione, se necessario, dell’utilizzo del fondo spese e sostegno agli eletti.

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L’inchiesta del CMQ era rivolta innanzitutto al consigliere Paolo Galati. Il funzionario eletto ha fatto pagare ai contribuenti generi alimentari e prodotti Apple per un valore di 16.000 dollari. Galati è stato escluso dal suo partito, Azione Laval. Ora siede come indipendente.

Al consiglio comunale di questa sera era presente Paolo Galati. Ha colto l’occasione per parlare brevemente delle sue richieste di rimborso. Galati spiega che tutti gli eletti, secondo la sua indagine, avevano spese discutibili e che le sue erano per assemblee cittadine.

Galati ha rifiutato di rispondere alle nostre domande.

Nel consiglio comunale faceva parte anche il “life coach” eletto del Mouvement Lavallois. Nemmeno lui ha voluto rispondere alle nostre domande. Alexandre Warnet ci ha invece rimandato alla sua pubblicazione su Internet dicendoci: “sai leggere”, al microfono di TVA Nouvelles.

Alexandre Warnet ha fatto pagare ai contribuenti 5.800 dollari per la sua formazione per diventare life coach nel giugno 2023. Dopo essere stato informato del nostro rapporto, l’ufficio del sindaco ha chiesto al suo eletto di rimborsare i residenti di Laval. Warnet ha restituito il denaro alla città di Laval.

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