Dubbi. L’apertura della pesca ai predatori è questo sabato

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Anche se il tempo a Doubien non sembra favoloso per questo ultimo fine settimana di aprile, la pesca del 2e categoria tornerà alla ribalta dopo alcuni mesi di assenza. Aperta fino alla fine del prossimo gennaio, permetterà agli appassionati di recarsi sulle sponde dei punti d’acqua e pescare lucci o lucioperca. «È la legge sulla pesca che definisce le aperture, ci sono discrepanze a seconda delle zone. Tutto è definito in base ai periodi di riproduzione della specie, l’attività può variare a seconda dell’altitudine, ad esempio», spiega Alexandre Cheval, guardia della pesca della federazione del Doubs.

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Due categorie ben distinte

Tra le due categorie ittiche dei corsi d’acqua varia la presenza di alcune specie. La prima categoria ospiterà specie di salmonidi d’acqua dolce come trote o temoli. La seconda categoria, che aprirà questo sabato, riguarda i carnivori e i ciprinidi d’acqua dolce, come il luccio o il lucioperca. La divisione delle zone può essere un vero grattacapo per i nuovi utenti. “Abbiamo sviluppato una mappa di geopesca che aggiorniamo ogni anno e che cerchiamo di mantenere il più vicino possibile alla realtà. Permette agli utenti di geolocalizzarsi e di accedere alle informazioni sulla regolamentazione in vigore nel luogo di pesca», annuncia Alexandre Cheval. “Le persone sono felici di poter avere accesso a queste informazioni”.

Regole da rispettare

Per accedere senza ostacoli alla pratica è necessario soddisfare tre condizioni: essere membro di un’associazione di pesca autorizzata, pagare la tassa per la tutela degli ambienti acquatici e avere il permesso del titolare del diritto di pesca. Nel dipartimento sono state distribuite più di 10.000 cartoline e molti giovani stanno partecipando all’attività. “La cosa più importante è che i giovani capiscano che non possiamo più praticare la pesca come 50 anni fa. L’integrazione alimentare ha lasciato il posto al tempo libero”, spiega il guardiano della pesca.

Mentre desidera che tutti i praticanti traggano il massimo dalle loro uscite, Alexandre Cheval mette in guardia sullo stato dei fiumi Doubian, che peggiora ogni anno sempre di più.

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