L’ANEF si propone di aggiornare i dati sulle aree protette in Marocco

L’ANEF si propone di aggiornare i dati sulle aree protette in Marocco
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L’Agenzia nazionale per le acque e le foreste (ANEF), in un comunicato diffuso giovedì 25 aprile, ritiene che l’aggiornamento dello studio nazionale sulle aree protette costituisca un approccio su larga scala, dato che servirà ad aggiornare diversi dati relativi alle aree protette del Marocco, ma anche alla ricca biodiversità della fauna e della flora che vi si trovano.

In un recente comunicato dell’Agenzia nazionale per l’acqua e le foreste (ANEF), sarà presto avviato uno studio che servirà ad aggiornare i dati relativi alle aree protette in Marocco. Questo aggiornamento risponde ai nuovi obiettivi del Quadro globale sulla biodiversità post-2020, concluso alla COP15 della Convenzione sulla diversità biologica. Innanzitutto, ciò comporta il mantenimento di almeno il 30% delle aree terrestri e marine attraverso la creazione di sistemi di aree protette, nonché altri meccanismi di conservazione a livello di area. Ripristinare almeno il 30% degli ecosistemi degradati di acqua dolce, marina e terrestre. E, inoltre, ridurre al minimo la perdita di aree di grande importanza per la biodiversità riducendola a un livello prossimo allo zero.

Infatti, questo lavoro di aggiornamento dello studio nazionale sulle aree protette in Marocco è realizzato nel quadro del programma “Ghabati Hayati”, e finanziato dall’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD), con l’assistenza tecnica delle competenze della Francia rafforzare la gestione della biodiversità, nonché sostenere un approccio integrato e sinergico all’evoluzione della rete delle aree protette nei prossimi dieci anni.

Inoltre, l’ANEF prevede, nell’ambito del suo studio, anche di realizzare un inventario del patrimonio faunistico e floristico, al fine di redigere un inventario nazionale di queste specie, che servirà da base per lo sviluppo di un’indagine preventiva piano d’azione.

Ricordiamo che il Marocco ospita una ricca biodiversità, sia in termini di fauna e flora, sia di ecosistemi. Occupa quindi il secondo posto nella regione del Mediterraneo, con più di 24.000 specie animali e 7.000 specie vegetali. È di buon auspicio constatare che in Marocco non meno di 600 specie animali e 1700 specie vegetali sono a rischio di estinzione. Tuttavia, le cause principali sono la deforestazione, la pressione demografica, l’urbanizzazione, gli incendi, il pascolo eccessivo e le pratiche agricole inadeguate.

In termini di ecosistemi marini, il Marocco è il principale esportatore di pesce in Africa e il principale produttore di sardine a livello globale. Tuttavia, questi risultati non dovrebbero mettere in ombra i fatti che richiedono una maggiore vigilanza nella protezione della biodiversità marina. È chiaro che il cambiamento climatico è anche una delle principali cause del degrado della biodiversità. Inoltre, la riduzione delle precipitazioni e l’aumento della durata e della frequenza della siccità ridurranno sicuramente la fertilità degli ecosistemi.

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