Regolazione dei corvidi nel Basso Reno: le proteste della LPO!

Regolazione dei corvidi nel Basso Reno: le proteste della LPO!
Regolazione dei corvidi nel Basso Reno: le proteste della LPO!
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Non è necessario ricordare a voi, compagni cacciatori, l’interesse a praticare la regolamentazione dei corvidi (corvi e corvi neri) classificati come ESOD (specie che possono causare danni) in un momento in cui molti di loro abbiamo appena iniziato i colpi di protezione delle colture per le prime semine, quest’anno in molte zone tardive a causa delle precipitazioni molto abbondanti degli ultimi mesi.

Di fronte alla devastazione che questi corvidi provocano sulle piantine di alcune colture (soprattutto mais e girasole), la prefettura del Basso Reno ha pubblicato pochi giorni fa un decreto volto a semplificare le procedure per l’espulsione di questi ESOD nel periodo dal 1° febbraio. dal 10 giugno, come ha spiegato Romain Weinum, tecnico della federazione dipartimentale dei cacciatori del Basso Reno, ai colleghi di France 3 Grand Est:

La caccia a questa specie classificata suscettibile di causare danni è autorizzata dal 23 agosto al 1 febbraio, per cacciarla dal 1 febbraio al 10 giugno era necessario richiedere un’esenzione, oggi non è più obbligatoria. Potremo lavorare fianco a fianco con gli agricoltori. Questa è una buona cosa“.

Se questo decreto è una soddisfazione per il mondo agricolo che vede di anno in anno i raccolti del Basso Reno, come molti altri dipartimenti, cadere preda di danni significativi e ripetuti, sembra che nel movimento ecologista, le misure prese dal Basso -La prefettura del Reno non passa. In effetti, la Bird Protection League (LPO) non vede la situazione allo stesso modo. Per questi attivisti, il numero di torri e corvi neri diminuisce nei dipartimenti alsaziani (!) e il periodo di protezione delle piantine cade quando i giovani corvidi sono nel nido, che si ribellano quindi alle misure adottate.

Per la LPO non c’è problema a soddisfare gli agricoltori insoddisfatti, affermano di poter proporre misure per “ spostare » popolazioni corvidi con “ metodi delicati e più rispettosi della specie“. Questi metodi, secondo la LPO avrebbero già “ ha dato i suoi frutti“.

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