e se il futuro dipendesse dall’intelligenza artificiale?

e se il futuro dipendesse dall’intelligenza artificiale?
e se il futuro dipendesse dall’intelligenza artificiale?
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Tra inefficienze e oneri amministrativi, la gestione delle comproprietà in Marocco fatica a modernizzarsi. Tuttavia, nell’era della rivoluzione digitale, soluzioni innovative potrebbero cambiare la situazione. Dalila Ennaciri, presidente dell’Associazione marocchina di comproprietà (AMCOP), decifra per noi il potenziale dell’intelligenza artificiale e delle nuove tecnologie per trasformare un settore in rapida evoluzione.

La gestione delle comproprietà, in Marocco come altrove, è spesso associata a processi macchinosi, rapporti tesi tra fiduciari e comproprietari, nonché difficoltà di comunicazione e trasparenza. Ma la digitalizzazione, già adottata in altri settori come la finanza o l’industria, potrebbe portare una ventata di novità nella gestione delle comproprietà. L’Associazione marocchina di comproprietà (AMCOP) si è recentemente espressa sull’argomento.

Dalila Ennaciri, presidente fondatrice di AMCOP, ci spiega che la trasformazione digitale del settore è più necessaria che mai. Infatti, mentre aziende di altri settori adottano soluzioni digitali per ottimizzare i propri processi, la gestione delle comproprietà resta in disparte, nota il nostro interlocutore.

Secondo Dalila Ennaciri questo ritardo si spiega soprattutto con le resistenze interne al settore. Per lei l’adozione delle piattaforme digitali consentirebbe ai fiduciari di gestire più facilmente i sinistri, monitorare i bilanci e organizzare le assemblee generali con maggiore fluidità. Gli strumenti digitali forniscono inoltre accesso immediato a informazioni cruciali, rafforzando così la fiducia tra i comproprietari e il fiduciario. “Le piattaforme online consentono di centralizzare tutte le informazioni importanti, il che semplifica gli scambi e migliora la trasparenza”, sottolinea.

Ostacoli legislativi alla digitalizzazione
Tuttavia, la digitalizzazione del settore deve affrontare diverse sfide. Tra questi, gli ostacoli legislativi rimangono una barriera significativa. Secondo Dalila Ennaciri, le leggi che regolano la comproprietà in Marocco non sono ancora adatte all’integrazione delle nuove tecnologie.

“L’attuale quadro normativo non consente il pieno utilizzo degli strumenti digitali nella gestione delle comproprietà”, indica il presidente dell’AMCOP.

Un esempio concreto? Lo svolgimento delle assemblee generali è ancora molto formalizzato e richiede la presenza fisica dei comproprietari. Tuttavia, in altri paesi, la tecnologia rende possibile organizzare questi incontri a distanza, tramite piattaforme online sicure.

“È imperativo che i legislatori rivedano questi quadri per consentire, ad esempio, la firma elettronica o il voto online durante le assemblee generali”, insiste.

Si chiede una revisione della normativa per favorire l’innovazione nella gestione del patrimonio immobiliare. AMCOP trae ispirazione da esempi stranieri per immaginare il futuro della comproprietà in Marocco. Dalila Ennaciri cita in particolare i Paesi europei dove la gestione del patrimonio immobiliare si è trasformata grazie alle piattaforme digitali.

“In diversi paesi europei, i fiduciari utilizzano strumenti digitali che semplificano la comunicazione con i comproprietari e automatizzano alcune attività amministrative”, spiega.

Queste piattaforme consentono una gestione più proattiva ed efficiente delle comproprietà, riducendo i costi e migliorando la trasparenza.

“L’obiettivo è trarre ispirazione da questi modelli per adattarli alle realtà marocchine. Non si tratta di copiare e incollare, ma di prendere le migliori pratiche e contestualizzarle”, sostiene Dalila Ennaciri.

Resistenza al cambiamento
Anche l’intelligenza artificiale ha un ruolo cruciale da svolgere per ottimizzare la gestione delle comproprietà. L’intelligenza artificiale può rivoluzionare il modo in cui fiduciari e gestori immobiliari anticipano e risolvono i problemi, spiega Dalila Ennaciri. Ad esempio, gli strumenti di intelligenza artificiale potrebbero essere utilizzati per analizzare lo storico della manutenzione degli edifici e anticipare le esigenze di riparazione prima ancora che si presentino.

“Immaginiamo un’intelligenza artificiale in grado di stabilire un piano d’azione preventivo per ogni edificio, sulla base dei dati storici di manutenzione, questo eviterebbe costosi guasti e garantirebbe una migliore gestione del budget”, aggiunge Ennaciri.

Secondo lei, questa proattività sarebbe una risorsa importante per gli amministratori fiduciari, consentendo loro di risparmiare tempo e limitare le interruzioni del servizio. Nonostante questo potenziale, l’adozione delle tecnologie digitali nella gestione delle comproprietà rimane ostacolata da resistenze culturali.

Secondo Ennaciri, queste resistenze spesso derivano dalla scarsa conoscenza degli strumenti tecnologici, ma anche dai timori legati alla sicurezza dei dati.

“Alcuni amministratori e comproprietari temono che queste tecnologie sostituiranno il contatto umano, il che è lungi dall’essere vero”, ci spiega.

Per lei, l’adozione di queste nuove tecnologie richiede sostegno, soprattutto attraverso una formazione mirata. “È essenziale formare fiduciari e comproprietari agli strumenti digitali. Ciò aiuterà ad alleviare le paure e a rassicurarli sui benefici che possono ottenere”, sottolinea. Inoltre, sottolinea la necessità di sviluppare competenze in materia di sicurezza informatica e gestione dei dati per adattarsi alle nuove sfide digitali.

Guadagni economici a lungo termine
Un altro aspetto significativo della digitalizzazione è il suo potenziale impatto sui costi di gestione.

“Automatizzando alcune attività, i fiduciari possono ridurre i costi di gestione, il che è vantaggioso per i comproprietari”, spiega Dalila Ennaciri.

Ad esempio, gli strumenti di contabilità online potrebbero semplificare le riconciliazioni bancarie e ridurre gli errori contabili. Allo stesso modo, gli strumenti di manutenzione predittiva consentirebbero di anticipare le riparazioni e ridurre i costi di manutenzione imprevisti.

“Le tecnologie digitali, migliorando la gestione quotidiana, potrebbero ridurre le fatture di riparazione e i costi amministrativi. Il che è vantaggioso non solo per gli amministratori, ma anche per i comproprietari”, conclude.

Sembra ovvio che la gestione delle comproprietà in Marocco debba imperativamente abbracciare la digitalizzazione per soddisfare le aspettative dei comproprietari e degli amministratori.

Dalila Ennaciri è convinta che questa transizione non solo sia possibile, ma necessaria.

«Non si tratta più di sapere se la comproprietà marocchina diventerà digitale, ma quando e come lo farà», dichiara convinta.

Se la legislazione si adegua e gli attori del settore assumono un ruolo guida, la tecnologia, e più in particolare l’intelligenza artificiale, potrebbero rappresentare la chiave per la modernizzazione della comproprietà in Marocco.

Faiza Rhoul / Ispirazioni ECO


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