Senegal: una commissione per “risarcire” le vittime della violenza politica | APAnews

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Secondo Amnesty International, almeno “60 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco” durante le proteste politiche tra il 2021 e il 2024.

In Senegal, il nuovo governo non dimentica le persone che hanno lottato per il cambio di regime a costo della loro salute e della loro vita. Mercoledì, nel Consiglio dei ministri, il presidente Bassirou Diomaye Faye ha chiesto al primo ministro Ousmane Sonko “di istituire una commissione di risarcimento per le vittime degli eventi da gennaio 2021 a febbraio 2024”.

Il capo dello Stato si dice “particolarmente preoccupato” per il rafforzamento della riconciliazione nazionale. E ciò richiede, a suo avviso, “attraverso la giustizia un trattamento adeguato” dei casi delle vittime degli eventi verificatisi tra gennaio 2021 e febbraio 2024, in particolare le famiglie in lutto e i feriti.

Secondo Amnesty International, un’organizzazione per i diritti umani, non meno di “60 persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco” negli ultimi tre anni nel corso di proteste politicamente motivate in Senegal. Molte altre persone ferite portano ancora le conseguenze e lo stigma di questi tragici eventi nella moderna storia politica senegalese.

Le manifestazioni erano legate soprattutto alla citazione in tribunale di Ousmane Sonko, l’ex leader dell’opposizione divenuto capo del governo, a causa di diversi casi per i quali era sotto processo. Di fronte alle pesanti decisioni amministrative e giudiziarie contro il loro leader, molto popolare tra i giovani senegalesi, gli attivisti e simpatizzanti di Sonko non hanno esitato a manifestare per le strade, provocando spesso una forte reazione da parte della polizia.

Gli intoppi legali di Sonko hanno infine impedito la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2024. La sua invalidazione da parte del Consiglio costituzionale ha motivato la scelta di sostituire Bassirou Diomaye Faye che portava avanti il ​​progetto sovranista del partito Pastef. Eletto il 24 marzo al primo turno, il quinto capo di Stato senegalese, 44 anni, ha nominato Ousmane Sonko Primo Ministro.

Di fronte al governo, Bassirou Diomaye Faye ha spiegato ieri che la commissione di risarcimento “dovrà lavorare, il più rapidamente possibile, per identificare le vittime ed effettuare una valutazione dei danni subiti, nonché un trattamento efficace dei feriti da curare. “Il Primo Ministro dovrà fare il punto, ogni due settimane in seno al Consiglio dei ministri, insieme ai ministri interessati, sullo stato di avanzamento di questo dossier prioritario”, ha aggiunto il successore di Macky Sall.

Due settimane prima dell’elezione del presidente Faye, l’Assemblea nazionale ha approvato una legge di amnistia per i reati relativi alle manifestazioni violente tra il 2021 e il 2024. Questa misura ha portato al rilascio di un migliaio di detenuti tra cui Ousmane Sonko e Bassirou Diomaye Faye. Nell’occasione, l’allora ministro della Giustizia annunciò l’istituzione di un meccanismo di risarcimento per le persone fortemente colpite da questi eventi.

ODL/te/APA

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