Lo strano viaggio di Papa Francesco in Belgio

Lo strano viaggio di Papa Francesco in Belgio
Lo strano viaggio di Papa Francesco in Belgio
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Avevano tutto il necessario per andare d’accordo. Il papa della cultura dell’incontro è andato incontro al Paese del consenso. Tuttavia, alla fine di questo viaggio, questi tre giorni sembrano riassumersi in una serie di polemiche, riportate ovunque sulla stampa belga e internazionale. Con sorpresa di tutti, il Papa ha infatti riattivato profonde divisioni in questi tre giorni. Ricordano che, se il Belgio è un Paese di compromesso, è innanzitutto perché è stato costruito su divisioni ancora forti, in particolare tra cattolici e anticlericali.

La prima polemica è scoppiata nelle università cattoliche di Lovanio e, soprattutto, Louvain-la-Neuve, che hanno costituito il motivo ufficiale del viaggio del Papa in occasione del loro 600° anniversario. Il 27 settembre, all’Università di Lovanio di lingua olandese (KU Leuven), il Papa aveva già ascoltato, senza reagire, l’interrogatorio del rettore Luc Sels (laico) sul tema delle questioni di genere: “Perché tolleriamo questa grande differenza tra uomini e donne, in una Chiesa che è Infatti così spesso sostenuto dalle donne? » Il giorno dopo, nel grande anfiteatro dell’università francofona di Louvain-la-Neuve (Università cattolica di Louvain-la-Neuve, o UCLouvain), sono stati gli studenti a sfidare direttamente il papa, in una lettera inviata a lui lesse e che inizialmente aveva come tema l’ecologia: “Caro Papa Francesco, (…) le donne sono in gran parte assenti nella Laudato si’. » Anche il papa è stato preso di mira nel suo “teologia delle donne”, Chi “esalta il loro ruolo materno vietando loro l’accesso ai ministeri ordinati”.

Tempesta intorno ad un comunicato stampa

Se il tono rimanesse cordiale – “Mi è piaciuto quello che hai detto” rispose François –, la risposta

#Swiss

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