i sindacati vogliono “dare il ritmo” ma si aspettano una debole mobilitazione

i sindacati vogliono “dare il ritmo” ma si aspettano una debole mobilitazione
i sindacati vogliono “dare il ritmo” ma si aspettano una debole mobilitazione
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Il telescopio non era previsto. Martedì 1È In ottobre, tre sindacati (CGT, FSU, Solidaires) così come diversi movimenti di difesa giovanile hanno indetto manifestazioni e scioperi proprio nel momento in cui il primo ministro Michel Barnier ha consegnato ai deputati la sua dichiarazione di politica generale. Inizialmente avevano scelto questa data, pensando di dare voce proprio all’inizio dell’esame della legge finanziaria per il 2025 in seno all’Assemblea nazionale. Ma il testo ha tardato, con la faticosa costituzione della nuova squadra di governo, e, nel frattempo, l’inquilino di Matignon ha scelto lo stesso spazio in cui avrebbero parlato i rappresentanti dei lavoratori.

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Non importa ! Per le organizzazioni che incitano la popolazione a scendere in piazza, gli slogan inizialmente immaginati restano pienamente attuali: abolizione della riforma delle pensioni, aumento dei salari e delle pensioni, finanziamento dei servizi pubblici, promozione della parità donne/uomini, sviluppo dell’occupazione industriale… offensiva “è un primo segnale”ha dichiarato Sophie Binet, segretaria generale della CGT, in un’intervista quotidiana Il parigino di lunedì 30 settembre: “Sta a noi stabilire il ritmo. »

Il movimento potrebbe non essere molto dinamico se lo giudichiamo in termini di impatto sull’attività. La SNCF prevede a “traffico normale sui collegamenti TGV”martedì. “Una parte del traffico potrebbe subire leggere interruzioni su alcuni treni regionali (TER, Transilien) e su alcuni collegamenti Intercity”specifica l’azienda. La RATP, dal canto suo, assicura che non c’è nulla da segnalare “su tutta la rete” che sfrutta. Nelle scuole primarie e secondarie la FSU conta su a “mobilitazione media”notando che c’era “piccolo ascensore” del terreno. Lunedì sera si è presentata in lista Murielle Guilbert, co-delegata generale di Solidaires “poco più di 150 luoghi di manifestazioni e raduni” in tutta la Francia – un centinaio in meno rispetto ai cortei del 1È-Maggio. A Parigi la folla dovrà partire all’inizio del pomeriggio da Place Denfert-Rochereau per dirigersi verso la Bastiglia.

“Aspetta e vedrai”

Se questa giornata di azione interprofessionale promette di essere relativamente scarsamente partecipata, ciò è dovuto in particolare a “aspetta e vedi” che prevale nel mondo del lavoro, dopo l’intensa battaglia contro la riforma delle pensioni, nel 2023, poi le molteplici iniziative, in giugno e all’inizio di luglio di quest’anno, per contrastare l’arrivo dell’estrema destra al potere, stima Benoît Teste, segretario generale della la FSU. “Si è instaurata una forma di vaghezzaha detto. Percepiamo anche una forma di disgusto verso la politica. » Ingredienti difficilmente favorevoli all’apertura di lotte di potere, in questa fase, “ma può muoversi molto velocemente”secondo il signor Teste.

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