Gli avversari si sono radunati davanti alla Métropole de Lyon

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Lunedì 30 settembre si sono riunite diverse centinaia di oppositori dei progetti di riqualificazione urbana della metropoli di Lione. Essi denunciano la visione metropolitana.

Gli eletti dei repubblicani della metropoli di Lione sono stati accolti come delle star. Questo lunedì 30 settembre, circa 180 persone secondo la prefettura, 500 secondo i membri del collettivo dei “difensori di Lione e della Grande Lione” e circa 150 secondo la Métropole de Lyon si sono radunate davanti all’Hôtel de Métropole mentre erano lì tiene il consiglio metropolitano, per esprimere la propria contrarietà ai progetti di riqualificazione urbana dell’esecutivo ambientalista.

Philippe Cochet, sindaco LR di Caluire-et-Cuire, Jérôme Moroge, sindaco LR di Oullins-Pierre-Bénite e Gilles Gascon, sindaco LR di Saint-Priest, sono andati incontro ai manifestanti, accolti da applausi. Il primo”sa che ci sono combattimenti in tutto il territorio della metropoli di Lione. Combattimenti che non sono individuali“. Tra l’acclamazione della folla, saluta questa mobilitazione per denunciare: “La visione metropolitana non è condivisa dalla maggioranza dei residenti della Grande Lione“.

Contestati i principali progetti urbani nella Grande Lione

Gli oppositori chiedono quindi di essere ascoltati dagli ambientalisti della Metropoli e della Città di Lione, visto che progetti urbani come la Zona a Traffico Limitato prevista sulla Presqu’île e le Voies Lyonnaises vengono attuati a ritmo forzato. “Niente sarà più accettabile. La gente non vuole più venire in centro, nella Presqu’île. Ma è l’occhio del ciclone. Ovunque è lo stesso: Oullins, Villeurbanne… “, deplora Anne Delaigle, rappresentante del collettivo Défenseurs de Lyon.

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A Oullins-Pierre-Bénite, ad esempio, il lavoro nel quartiere della Bussière è stato denunciato dal collettivo Passez votre chemin, rappresentato dal suo iniziatore Jean-Noël Potin: “I lavori hanno completamente stravolto la vita del quartiere. La fiera se ne va. Davanti a casa mia la gente passa alla terza (in macchina). E’ proprio l’inferno!“Secondo i collettivi dei diversi quartieri uniti in questo movimento, sono stati registrati più di 50.000 firmatari.

Una proposta di incontro rifiutata dal collettivo

27 collettivi sono uniti dietro i Difensori di Lione e della Grande Lione e sono stati rappresentati questo lunedì. (@NB)

Mentre si svolgeva contemporaneamente il consiglio metropolitano, la Métropole de Lyon ha offerto al collettivo di essere ricevuto in delegazione da quattro vicepresidenti: Fabien Bagnon, responsabile della mobilità; Émeline Beaume, negozi; Béatrice Vessiller, dell’Urbanistica; e Laurence Boffet, iniziative dei cittadini. Invito rifiutato dal collettivo. “Vogliamo (Bruno) Bernard“, hanno addirittura cantato i manifestanti. Inoltre, la Metropoli indica di farlo Lione Capitale che il presidente sta”a loro disposizione per un prossimo incontro“.

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Chiunque in questa Metropoli ha il diritto di esprimere i propri sentimenti, le proprie impressioni, le proprie preoccupazioni. (…) Ecco, c’è una modalità di espressione. Ed è un bene che possa resistere“, concorda la deputata Emeline Baume. Responsabile in particolare della partecipazione dei cittadini, Laurence Boffet continua: “La Presqu’île ha un vantaggio: non si viene solo per consumare. Veniamo lì perché è bello, perché culturalmente è importante. (…) Siamo molto attenti a questo. ET mettiamo in atto soluzioni anche in base al loro feedback (i collettivi) sulla finezza necessaria per monitorare il lavoro, sugli studi che ci chiedono, ecc. Capisco le preoccupazioni. Ma siamo qui affinché il potere pubblico lo consenta tutti a svilupparsi pacificamente“.

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