“Non sempre siamo d’accordo con quello che dice, ma dice quello che pensa”

“Non sempre siamo d’accordo con quello che dice, ma dice quello che pensa”
“Non sempre siamo d’accordo con quello che dice, ma dice quello che pensa”
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“Viva Papa Francesco”

Attesissimo, François non ha deluso i suoi ammiratori. Hanno potuto vedere e sentire, da vicino o da lontano, il loro papa che amano tanto. Visibilmente stanco, l’87enne capo della Chiesa cattolica trae tutte le sue energie dal contatto con la folla, che gli dà buoni risultati.

François ha fatto prima il giro dello stadio, a volte alzando il braccio sinistro, a volte il destro. Sorridendo, benedicendo la folla, giunte le mani in segno di ringraziamento, il Vescovo di Roma ha fermato la macchina quattro volte per prendere in braccio un bambino e baciarlo. La folla ha cantato, in spagnolo: “Viva Papa Francesco!”

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Il Papa ha poi salutato i giovani, vestiti di giallo e bianco: i colori del Vaticano. Avevano formato un grande cerchio, simbolo della fratellanza universale, al centro del grande prato. Si sentivano parlare diverse lingue nei corridoi dello stadio. Gli scout provenienti dall’Europa avevano preso posto tra il prato e i corridoi. Alcuni avevano ancora il sonno negli occhi. Ma erano così felici di aver ricevuto la visita inaspettata di François il giorno prima al festival “Hope Happening” all’Heysel.

Su richiesta di François erano presenti anche decine di senzatetto. Non avrebbero voluto perdersi l’evento per nulla al mondo. Il Papa ha benedetto ancora una volta gli anziani e i disabili, arrivati ​​in pullman, accompagnati dai volontari. Nelle navate laterali sono state avvistate monache carmelitane, vestite con una tunica. Hanno assistito con gioia alla beatificazione della loro collega Ana di Gesù all’inizio dell’Eucaristia.

Testimonianze di alcuni fedeli

Guy Gilbert, “sacerdote dei teppisti”

«Ho passato tre giorni con Francesco quando ho compiuto 80 anni. Mi ha detto: vieni a trovarmi. Sono venuto a Bruxelles per vedere di nuovo il papa. Ma questa volta non gli ho parlato. Ho adorato la messa. È stata una bella festa sotto un cielo piuttosto terso. Soprattutto non ha piovuto. Cosa ci porta Papa Francesco? Quando divenne papa, d. “Sono andato prima a vedere i rifugiati, le persone prive di documenti a Lampedusa. Per i deboli, i precari. Questo è il messaggio principale del Vangelo”. Hans interrompe la nostra intervista. “Ti ricordi di me? Ci siamo visti a Courtrai durante il Bikers’ Day qualche anno fa. Possiamo farci un selfie con te?” Guy Gilbert poi si fa dei selfie per un po’. Continueremo la nostra intervista in un’occasione futura.

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Françoise Uylenbroeck (Bruxelles)

“Il papa osa fare tante cose. Ha mostrato un’energia incredibile durante la sua visita in Belgio. Le sue visite inaspettate mi hanno toccato. Riceve la sua energia dai poveri, dai bambini, dai più indigenti. Ai miei occhi è un Papa di grande ispirazione. Non sempre siamo d’accordo con quello che dice, ma almeno dice quello che pensa. Vedo tanti giovani che sono molto entusiasti. Molti altri non conoscono più la Chiesa. “Vivere questa messa con il Papa darà loro delle idee. Il Papa è un uomo di preghiera”.

Pjotr ​​ed Elisa (Gand)

“Ci piace molto Papa Francesco. Abbiamo letto i suoi libri che sfidano anche i non credenti. Il nostro Papa è una figura ispiratrice. Non sempre siamo d’accordo con quello che dice, è vero. Lui dobbiamo ascoltarlo, cercare di capire cosa succede nel mondo con amore e pazienza. Aprirsi ad altre realtà non è sempre facile. un buon pastore che si prende cura del suo gregge Non sappiamo cosa ha in serbo per noi lo Spirito Santo. Nostro figlio Gabriel ha quasi 18 anni. È con gli scout d’Europa. l’evento “Hope Happening”. con migliaia di altri giovani”.

Emmanuel De Ruyver (sacerdote a Bruxelles)

«Ciò che mi impressiona è la presenza di tanti giovani, credenti e non. Tra loro c’è un entusiasmo contagioso. Vedo molta speranza nel nostro viaggio. Papa Francesco ci invita a rompere i codici, a non avere pregiudizi. Ognuno riceve il suo messaggio in modo diverso, forse. L’importante, secondo me, è essere aperti al suo messaggio. dalle nostre trincee sono gioioso perché vedo intorno a me tanti giovani che desiderano seguire quelli di Cristo”.

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