Spagna e Marocco stanno facendo passi da gigante

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La SECEGSA desidera ottenere questi quattro sismometri dei fondali marini (OBS) per realizzare una campagna di ricerca sismotettonica nello Stretto di Gibilterra per un periodo di sei mesi, a partire dalla data di consegna di questi dispositivi al Royal Institute e all’Osservatorio marino di San Fernando (Cadice ). L’importo del bando di gara è di 488.000 euro comprensivo di imposte, staffette Il diario.

Spagna e Marocco hanno firmato un accordo nel 1980 per il progetto di collegamento fisso Europa-Africa. Per studiare la fattibilità del progetto sono state create due società: la SECEGSA, da parte spagnola, e la Società Nazionale per lo Studio dello Stretto di Gibilterra (SNED), da parte marocchina. Da allora sono stati effettuati diversi studi per “comprendere le difficoltà del sito dal punto di vista geologico, oceanografico, sismico e meteorologico”.

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Secondo il bando di gara lanciato, nel 2014 sono stati installati tre sismometri, in collaborazione con navi della Marina spagnola. Dopo diversi studi, alla fine si è optato per un tunnel invece che per un ponte. Il tunnel, lungo 38,5 chilometri, di cui 27,7 chilometri sott’acqua, dovrebbe collegare Punta Paloma, vicino a Tarifa, a Tangeri.

Questo tunnel è un “progetto strategico” per i due paesi che stanno lavorando per il suo completamento prima della Coppa del Mondo del 2030 che stanno organizzando insieme al Portogallo. Il tunnel sotto lo stretto che collega Marocco e Spagna, e quindi Africa ed Europa, “promuoverà lo sviluppo delle reti di trasporto tra Spagna e Marocco e creerà uno spazio senza precedenti di cooperazione tra l’Unione Europea e il Maghreb”, assicura il SECEGSA.

#Swiss

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