Siccità: un comune della Dordogna porta lo Stato in tribunale

Siccità: un comune della Dordogna porta lo Stato in tribunale
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“È il mio ruolo di sindaco” spiega Pascal Serre. Il comune di Chancelade porta lo Stato in tribunale, perché il municipio ha presentato richieste di riconoscimento dello stato di calamità naturale in seguito a episodi di siccità, ma sono state tutte respinte da dieci anni, assicura l’eletto.

Crepe e smottamenti

Eppure, dal 2014 sono pervenute al Comune più di 300 pratiche, di cui un terzo solo nel 2022. Gli abitanti interessati a Chancelade presentano crepe nelle loro case o hanno notato frane “questo è ciò che è pericoloso”. Il rifiuto di riconoscere lo stato di calamità naturale fa sì che questi residenti non possano essere automaticamente risarciti dalla loro assicurazione.

Il comune mette in discussione i criteri

Lo ha deciso il sindaco di Chancelade con tutto il suo consiglio comunale per portare in tribunale lo Stato, gli abitanti “Non capiscono questa decisione, si aspettano che il loro sindaco e i loro eletti decidano di muoversi un po’”.

Per attaccare lo Stato, il municipio ha incaricato uno studio legale di Bordeaux. Il comune ritiene che i criteri per lo studio dei fascicoli per il riconoscimento delle catastrofi naturali non siano più validi, “Risalgono a circa trent’anni fa, e non ti è sfuggito che c’è un cambiamento climatico significativo”.

Una procedura lunga

D’altronde il sindaco di Chancelade ritiene di sì “un’iniquità” con gli altri comuni vicini poiché, secondo lui, Annesse-et-Beaulieu, La Chapelle-Gonaguet, Marsac-sur-l’Isle, Périgueux e Razac-sur-l’Isle sono stati riconosciuti in stato di calamità naturale.

Pascal Serre sa che l’approccio è raro e in ogni caso senza precedenti per Chancelade,“bisogna farsi avanti di tanto in tanto e non restare senza parole”. La decisione non sarà nota fino a quando “due o tre anni”.

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