Cotentin. Gli oppositori all’ampliamento di un porcile prendono di mira una banca

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Di Juliette Voisin
pubblicato su

23 24 aprile alle 16:49

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“Il fronte di liberazione dei maiali rabbiosi. » Questo è il nome di coloro che reclamano l’azione svolta nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 aprile 2024 sulla facciata di l’agenzia Crédit Agricole da Villedieu-les-Poêles-Rouffigny (Manche).

Martedì 23 aprile 2024 mattina, arrivando al lavoro, i dipendenti di questa banca hanno avuto il brutta sorpresa per ritrovarsi la fronte coperta Vernice rossa e di slogan : “No all’agroindustria”; “ Banca finanziatrice dell’ecocidio » e “No al progetto La Colombe”.

Presentata una denuncia

“Non conosciamo i dettagli di questo atto di vandalismo. Questa mattina è stata sporta denuncia alla polizia», reagisce la banca regionale del Crédit Agricole.

Avversari dell’ampliamento di un porcile

La filiale del Crédit Agricole a Villedieu-les-Poêles (Manche) è stata vandalizzata nella notte tra il 22 e il 23 aprile 2024. ©Front de Libération des Pigs Enrages

In un e-mail anonimainviato ai media, il “ maiali pazzi” dì di più. Sono preoccupati per il progetto di ampliamento del porcile La Colombe. Ha ricevuto parere favorevole dal questore a seguito dell’inchiesta pubblica, svoltasi dal 1ehm Da giugno al 3 luglio 2023.

“Il Crédit Agricole de Villedieu-les-Poêles finanzia un progetto di ampliamento di una stalla nel comune di Colombe. L’EARL de la Fieffe prevede di raddoppiare il numero di posti del sito per ospitare 7.000 suini da ingrasso. Se questa espansione avrà luogo, conseguenze disastrose colpiranno i residenti.Lo spargimento di liquame su 600 ettari e l’andirivieni dei camion degraderanno la nostra qualità della vita. La qualità delle acque, delle falde acquifere e del territorio senese è in pericolo. »

Prendono l’esempio della Bretagna:

Basta guardare alla Bretagna per vedere gli effetti dell’allevamento industriale di suini su scala regionale. Lo scandalo delle “alghe verdi” dimostra la realtà del pericolo. Essendo la Bretagna già satura di allevamenti intensivi, gli investitori vogliono trovare un nuovo spazio per attuare il loro modello ecocida. COPPERL, la cooperativa agricola e agroalimentare del Grand-Ouest, orchestra questo sviluppo verso la Normandia.

Il fronte di liberazione dei maiali rabbiosi

Questi oppositori lo chiedono al Crédit Agricolela cessazione del finanziamento del progetto.

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Non si tratta di fermare ogni tipo di allevamento di bestiame, ma di sostenere un modello contadino e biologico.

Il fronte di liberazione dei maiali rabbiosi

Una petizione online contro il progetto

Su Internet altre voci si esprimono contro questo progetto: è stata raccolta la petizione “Dite no all’allevamento intensivo La Colombe” destinata alla prefettura della Manica10.000 firme.

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