torna la neve alla stazione del Champ du feu, vacanzieri e professionisti esultano

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La neve si è nuovamente depositata intorno alla stazione del Mont Champ du Feu, nel massiccio dei Vosgi. Buone notizie per il dominio, che negli ultimi mesi ha potuto aprire solo 25 giorni.

Nel massiccio dei Vosgi alcuni sciatori approfittano ancora della neve fresca. Alla fine di aprile si sono verificate nuove nevicate alla stazione del Mont Champ du Feu (Basso Reno), che hanno permesso agli appassionati di sport sulla neve di approfittarne.

Questo improvviso ritorno della neve ha sorpreso molti sulle piste, preparate per accogliere i visitatori. “La settimana scorsa c’erano 30°C, questa settimana difficilmente raggiungiamo 1°C”, racconta Benjamin, originario di Ottrott, a BFM Alsace.

Questo scenario è però un vantaggio per i più piccoli, che non frequentano le aule. La maggior parte dei visitatori ha dovuto adattarsi rapidamente, in termini di abbigliamento, ma anche di veicoli.

“Ho montato subito le gomme da neve. Eravamo pronti per l’estate lo scorso fine settimana. Era estate e poi siamo tornati all’inverno”, sottolinea Bernard, originario di Lingolsheim, che qui fa riferimento al picco di caldo che si è verificato durante il mese. di aprile. La città di Strasburgo ha raggiunto in particolare i 29°C.

Scarse nevicate durante la stagione

Questo ritorno della neve non viene accolto a braccia aperte solo dagli appassionati di sci e slittino. Per i professionisti del settore con sede nel massiccio, anche questa sorpresa è gradita per mantenere la propria attività.

“Abbiamo ricevuto molte chiamate questa mattina, come ogni volta che c’è la neve. Avremmo preferito che fosse per le vacanze di febbraio, ma ci permette di accogliere qualche slittino e qualche camminatore con il sole”, spiega Marie-Mathilde Morel, responsabile. per lo sviluppo dell’hotel-ristorante Mont Champ du feu.

Con queste improvvise nevicate e il repentino abbassamento delle temperature, l’inverno conferma la sua irregolarità. “Ho iniziato a gareggiare con gli sci all’inizio degli anni ’90. Ci sono stati anche inverni in cui non c’era neve. Questo probabilmente accadrà un po’ più spesso, e questo ci ricorda un po’ la natura che non è necessariamente in date precise e fisse che abbiamo neve”, i giudici Sébastien Isenmann, capo del Centro nordico.

Se si prevedessero ancora ulteriori nevicate, queste non dovrebbero compensare l’inverno particolarmente scarso di nevicate sperimentato dall’area, che è stata aperta solo per 25 giorni tra novembre 2023 e marzo 2024.

Mount Field of Fire non è l’unica area ad averne beneficiato. Anche sulle Alpi, in Savoia, le stazioni hanno prolungato la stagione dopo la caduta di oltre 40 cm di neve. Anche lì gli sciatori c’erano: le presenze sono aumentate del 2% rispetto allo scorso anno.

Lucie Jung con Mélanie Hennebique

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