Martedì 10 settembre, in seguito alla firma del contratto comunale del Gard Rhodanien per il periodo 2024-2030, il prefetto del Gard, Jérôme Bonet, ha firmato anche, alla presenza del sindaco di Bagnols-sur-Cèze, Jean-Yves Chapelet, e del presidente dell’agglomerato, Jean-Christian Rey, l’emendamento numero uno alla convenzione per l’ampliamento del progetto NPNRU relativo alla riqualificazione urbana del quartiere Escanaux.
Una firma che si è svolta in due fasi: prima ai piedi della torre G2, che verrà presto demolita, poi sul piazzale della piramide ristrutturata, che verrà inaugurata il 12 settembre.
Riqualificazione urbana del quartiere Escanaux, per la dignità e il comfort dei residenti
Il progetto di riqualificazione urbana del quartiere Escanaux è stato siglato il 14 marzo 2022. Nella sua versione iniziale, prevede:
- Demolizione di 3 edifici per un totale di 143 unità abitative sociali.
- Ricostruzione di 143 unità abitative popolari, il 60% delle quali nella regione del Gard Rhodanien.
- La riconversione del sito dei Cèdres, situato all’ingresso della città.
- Gestione del progetto di finanziamento.
Grazie alla forte volontà di rafforzare la NPNRU di Escanaux, che è al centro del progetto globale di riqualificazione della città di Bagnols-sur-Cèze, una richiesta di ampliamento è stata convalidata dal comitato di impegno ANRU il 13 febbraio 2023. Questo ampliamento consente il finanziamento da parte dell’ANRU e dei partner delle seguenti operazioni aggiuntive, oggetto del presente emendamento n°1 alla convenzione NPNRU:
- Demolizione di altri 3 edifici per un totale di 158 LLS: la torre G1 (88 LLS), la residenza Mayre Sud (40 LLS) e la demolizione parziale della residenza Les Platanes (30 LLS).
- Riqualificazione della BBC della parte conservata della residenza Les Platanes (30 LLS).
- Ricostruzione di 158 unità abitative sociali, il 60% delle quali si trovano in altri comuni del Gard Rhodanien CA.
- Aiuti per la riduzione degli affitti per agevolare il trasferimento di alcuni nuclei familiari.
Da notare che i lavori sono già iniziati, in particolare con l’inizio della ricollocazione delle famiglie negli edifici interessati dalle demolizioni aggiuntive. Oggi, questa firma coincide anche con l’avvio delle demolizioni della torre G2 e della residenza Mayre Nord, due operazioni di punta del progetto dopo la demolizione della zona desolata di Carcaixent effettuata alla fine del 2023.
Nel suo discorso, Jean-Yves Chapelet ha sottolineato “un atto di fede nel futuro della città. Evocando un momento cruciale e una promessa rinnovata a ogni abitante di questo quartiere che merita dignità, comfort e sicurezza”.
“Dal 2019, abbiamo intrapreso una trasformazione profonda e duratura, restituendo vita e speranza ai residenti. L’Allée des jeux, la ristrutturazione della scuola Jules Ferry, lo stadio Léo-Lagrange e la demolizione della landa desolata di Carcaixent sono tutte realizzazioni che incarnano questo rinnovamento. Questo progetto di rinnovamento urbano illustra le sfide che affrontiamo, in particolare la lentezza dei processi amministrativi e la perseveranza della volontà politica”, ha aggiunto Jean-Yves Chapelet a proposito di questo rinnovamento urbano, che rappresenta 56 milioni di euro mobilitati “per la demolizione di tre edifici aggiuntivi, la riqualificazione energetica della residenza Les Platanes e la ricostruzione di alloggi popolari”.
Il consigliere di Bagnolais ha anche fatto riferimento al discorso dell’ex ministro dell’edilizia abitativa Emmanuelle Wargon, durante la sua visita al quartiere Escanaux nel 2022: “Dobbiamo dare vita al progetto, alla speranza, alla realtà, che cambierà, che accadrà, che le promesse saranno mantenute”. Ciò che stiamo intraprendendo qui va oltre la semplice trasformazione di un quartiere. “Stiamo dimostrando che l’azione pubblica, portata avanti con determinazione e perseveranza, cambia davvero la vita delle persone. Con l’avvio delle demolizioni della torre G2 e della residenza Mayre Nord, stiamo aprendo un nuovo capitolo più promettente. Entro la fine del 2024, assisteremo a tre grandi progressi: l’inaugurazione di La Pyramide, l’apertura della residenza Aubaresto e la demolizione di due edifici all’ingresso della nostra città, liberando nuovi spazi per un futuro reinventato”, ha concluso.
Da parte sua, Jean-Christian Rey ha ricordato la storia del quartiere Escanaux, strettamente legata all’arrivo del nucleare e della centrale di Marcoule 70 anni fa. “Dopo aver cercato un luogo per la centrale, è stato necessario cercare e trovare alloggi attraenti per gli ingegneri e i subappaltatori di Marcoule. Il quartiere immaginato da Georges Candilis all’epoca era rivoluzionario. 70 anni dopo, la storia si riscrive con un luogo che cambia in base alle esigenze degli abitanti che si sono evoluti ma che sono ancora legati all’attrattività e allo sviluppo economico del territorio”.
Infine, il prefetto del Gard, Jérôme Bonet, ha insistito sul fatto che “la storia del quartiere è importante e che questo rinnovamento urbano non è una correzione del passato, ma la demolizione e poi la ricostruzione di un luogo di vita e di storia di numerose famiglie”.
E inoltre:
I lavori di demolizione inizieranno a novembre per la torre G2 e a gennaio 2025 per l’edificio residenziale Mayre Nord. Ricordiamo che la torre G2 ha vissuto una terribile tragedia nell’agosto 2018, costata la vita a una quarantenne intrappolata dalle fiamme.