Ma: Dembélé (4e) per il PSG
Espulsione: Khusanov (59e) Lato Sangue e Oro
L'idea di una lotta a tre per il titolo di campione francese ha quindi impiegato poco meno di tre mesi per diventare un'illusione. Una settimana, addirittura, dallo scorso fine settimana avrebbe potuto lasciarci con tre squadre in testa alla classifica e il PSG finalmente ha questo sabato sera già sei punti di vantaggio sul Monaco, battuto il giorno prima dall'Angers e lasciato indietro dalla banda di Luis Enrique, che ha dominato Lens (1-0) perché è molto più forte (almeno nel primo periodo) e perché non poteva perdere un'occasione del genere per sistemarsi comodamente sul trono, già molto più avanti delle concorrenti che dovranno dimostrare nelle prossime settimane di aver saputo possono davvero essere lì.
Messaggi e regali
Era una serata per mandare messaggi al Parco dei Principi. Il primo è sceso dalla tribuna, dove il corner di Auteuil aveva riservato striscione e canzoni al rivale del Marsiglia una settimana dopo la nuova vittoria al Vélodrome (0-3), prima di passare ad altro e ad un tifo a grandezza naturale. Dall'altra parte, nel parcheggio di Lensois, un'esplosione di fumogeni e una scritta di protesta su diversi striscioni: “ Il Qatar sta uccidendo il calcio francese. » In campo sono state le approssimazioni a uccidere il Sang et Or, forse ancora con i postumi della sbornia dopo la crudele sconfitta nel derby. La prima di Adrien Thomasson rimase senza incidenti (2e), il secondo di Jonathan Gradit ha permesso subito al Paris di passare in vantaggio. Il difensore del Lensois sbaglia la sua risposta e il suo contrasto su Bradley Barcola, lasciando il nuovo beniamino del Parco che cade sulla sinistra, si sposta verso la superficie e deposita il primo gol su un piatto per Ousmane Dembélé, che non può farci altro marcatura (1-0, 4e). Le corse avrebbero fatto a meno di una partenza del genere, come l'uscita di Florian Sotoca per un problema alla coscia (20e) o l'espulsione di Abdukodir Khusanov (maledizione obbliga…) per un contrasto pericoloso sulla caviglia di Achraf Hakimi (59e).
In verità, undici contro undici oltre che numericamente inferiore, il Lensois è sembrato quasi sempre lontano da un PSG serio e senza Gianluigi Donnarumma, rimasto in panchina per lasciare la gabbia per Matvey Safonov. Il russo non ha avuto molto da fare, a volte accontentandosi del pressing di Mbala Nzola e catturando i rari tentativi artesiani, su tutti quello di Anass Zaroury (22')e) o il bel colpo di casco di Deiver Machado (32e). Troppo leggero tecnicamente, il Lensois ha corso molto dietro al pallone, restando talvolta spettatore davanti alle fasi di possesso parigine e agli arabeschi dell'insostenibile Barcola (ponte piccolo qua, ponte grande là). Ciò non ha impedito che il Parigi tornasse ai suoi demoni di inizio stagione: la mancanza di efficienza.
L'efficienza non è risolta per il PSG
A un quarto d'ora dalla fine, bastavano già più di due mani per contare le occasioni sprecate dai locali: Marco Asensio ha realizzato l'incasso (14e30e42e43e66e), Hakimi ha moltiplicato gli sfondamenti e i cross, spingendo Kevin Danso ad avvicinarsi all'autogol (19e), Fabian Ruiz non aveva abbastanza calcio per tirare più forte (30e), Willian Pacho ha commesso un errore totale sul quattro contro due negli ultimi trenta metri (34e) e lo stesso Barcola fischiò l'intervallo di una chiche mandata sopra (45e+4). C'è stata qualche goffaggine, come troppo spesso, ma anche un gran Brice Samba (sette parate) a lasciare vivo il Lens in maniera un po' miracolosa. Il portiere del Lensois si invola su un tentativo di Barcola (72e), come per rifiutarsi di abdicare. Soprattutto perché neanche i suoi difensori lo hanno lasciato andare, Malang Sarr ha spento la speranza del primo gol di Désiré Doué (76')e) e i suoi amici occupandosi di far suonare gli estintori nella zona antistante la sede parigina.
Simboli di un secondo periodo molto meno convincente – malgrado il rosso di un Khusanov che voleva solleticare i parigini – e che avrebbe potuto permettere al Lens di riconsiderare i loro rari approcci, di Diouf e Ojediran (65e68e), e per evitare la seconda sconfitta consecutiva in un campionato in cui questi limiti in rifinitura bastano per sorvolare, almeno per il momento, la Ligue 1. Il PSG conosce la canzone: sarà necessario, prima o poi, non servono una quindicina di occasioni per segnare due gol, soprattutto sapendo che mercoledì arrivano l'Atlético Madrid e la Champions League.
Live: PSG-Lens (1-0)