Eric Coquerel e Charles de Courson non riescono a far recapitare le lettere sul tetto di bilancio a Bercy

Eric Coquerel e Charles de Courson non riescono a far recapitare le lettere sul tetto di bilancio a Bercy
Eric Coquerel e Charles de Courson non riescono a far recapitare le lettere sul tetto di bilancio a Bercy
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“Dobbiamo guardare alla situazione tesa e senza precedenti delle nostre finanze. Non possiamo giocare col fuoco. Se tutti noi arriviamo e mettiamo in atto delle linee rosse, si formerà un bastone che crollerà immediatamente. Questo è purtroppo ciò che sta accadendo”.ha deplorato oggi all’Agence France-Presse il relatore generale del bilancio al Senato, Jean-François Husson.

Il signor Husson, anche senatore per Meurthe-et-Moselle e membro del gruppo Les Républicains nella Camera Alta, chiede un “sforzo collettivo” di fronte alla situazione economica, esortando Macronie, come la destra, la sua famiglia politica, a “fare un passo verso l’altro” sull’ipotesi di un aumento delle tasse, che divide i partiti.

Secondo Jean-François Husson, il cui ruolo di relatore generale è strategico al Senato nella costruzione del bilancio 2025, “La configurazione politica ci obbliga ad andare oltre le aspettative e i perimetri preconcetti”.

“Le mie convinzioni non sono cambiate: penso che siamo tassati troppo. Ma quando siamo in rosso, dobbiamo sistemare le cose. Dobbiamo guardare tutto.”compreso il tema della tassazione, ammette il parlamentare, che ritiene “a titolo personale” che sarà necessario “forse accettare alcuni sforzi aggiuntivi, senza precedenti e temporanei” di fronte al “Bérézina nei conti pubblici”.

“Il drappo rosso deve essere nella tua tasca, perché se accetti di essere al governo, ti metti in ordine di marcia e vai avanti. Abbiamo bisogno di commando che vadano a combattere e dicano ai francesi che abbiamo uno sforzo collettivo da fare in giusta proporzione alle capacità contributive di ciascuno”continua Jean-François Husson, che negli ultimi mesi ha preso le distanze da LR, in risposta all’adesione di Eric Ciotti al Raggruppamento Nazionale.

Ha inoltre invitato la Commissione Finanze del Senato a “spirito di responsabilità e apertura”. “E per questo non dobbiamo impegnarci in marketing politico o economico, non dobbiamo mettere i francesi gli uni contro gli altri”ha esortato.

Per risanare le finanze pubbliche, Pierre Moscovici ha chiesto un “un controllo ragionevole delle spese, l’esatto opposto della politica di taglio dei costi che non ha mai dato prova di sé”. “La riduzione brutale e uniforme della spesa pubblica non è una soluzione per ottenere questi risparmi. Dobbiamo operare in modo intelligente ed efficiente agendo sulla qualità della spesa”ha sottolineato.

“Non aspettiamoci una cura miracolosa dalla crescita (…) La Francia ha una crescita più resiliente dei suoi partner, non è una tigre asiatica”ha aggiunto, affrontando così una delle strade favorite dal governo uscente.

Per quanto riguarda i possibili aumenti delle imposte, il margine di manovra è limitato, mentre l’aliquota delle imposte obbligatorie è “già molto alto”ha detto.

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