Vendita della Société Générale Maroc: si apre una nuova era per la banca

Vendita della Société Générale Maroc: si apre una nuova era per la banca
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Si tratta di una svolta strategica per il settore bancario. Il recentissimo annuncio del ritiro del gruppo Société Générale dalla sua filiale marocchina a favore di Saham Finance solleva interrogativi sulle sue implicazioni operative, in particolare in termini di governance e strategia commerciale.

Venerdì scorso, il gruppo Société Générale ha confermato le informazioni diffuse al mercato relative alla vendita delle sue partecipazioni nella Société Générale Marocaine des Banques (SGMB) e al suo disimpegno dal panorama bancario nazionale. Si tratta nientemeno che di Moulay Hafid Elalamy, che ha acquistato, attraverso il suo gruppo Saham, il 57,67% del capitale detenuto dal gruppo francese nella banca, per la cifra esorbitante di 745 milioni di euro. Una somma interamente “finanziata con fondi propri del gruppo Saham”. Ora che si conoscono i dettagli dell’operazione, sorgono dubbi sul suo impatto sia sulla banca stessa ma anche sul settore. “Il sistema bancario tende a diventare più marocchino in seguito all’uscita di Crédit Agricole SA dal CDM e a questa operazione imminente.”

In attesa delle autorizzazioni
Al di là della sua portata macroeconomica, le ricadute sull’aspetto operativo sono numerose. A cominciare dal sottoporsi a una serie di autorizzazioni regolamentari per portare nel più breve tempo possibile (fine 2024) al closing dell’operazione. Si ricorda che l’oggetto della vendita riguarda la SGMB, la Società di elettrodomestici “EQDOM” (finanziamento specializzato), La Marocaine Vie (Assicurazioni), la Société Générale de Leasing au Maroc (finanziamento specializzato), Investima SA (Banca), Sogecapital gestion (società finanziaria), Sogecapital collocamento (holding) e Sogecapital bourse (intermediazione borsistica). Richiederà prima l’approvazione dell’autorità di regolamentazione bancaria. Qualsiasi cambio di controllo implica una nuova approvazione. Il dossier dell’operazione è già oggi nelle mani della Banca Centrale.

“Come nel caso del Crédit du Maroc, anche la BAM non tarderà a dare il suo benestare”, presume un analista finanziario.

Per la parte relativa al concorso dovrai passare attraverso il Consiglio della concorrenza. Avrà il difficile compito di studiare gli effetti di questa concentrazione economica sul settore bancario. L’Autorità di vigilanza sulle assicurazioni e sulla previdenza sociale (ACAPS) dovrebbe pronunciarsi su La Marocaine Vie. Dovrà valutare l’opportunità e il valore aggiunto offerto dal nuovo acquirente, la nuova base azionaria della compagnia assicurativa, il suo modello di business e la sua governance. Per prendere le redini della Société Générale Maroc, il gruppo Saham attende anche la decisione dell’Autorità marocchina del mercato dei capitali (AMMC) per Eqdom. La controllata, quotata alla Borsa di Casablanca e posseduta al 52,21% da SGMB, sarà oggetto di un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria.

Grandi cambiamenti all’orizzonte
Alla Société Générale Maroc dovrebbe essere promesso un futuro migliore sotto il Gruppo Saham. All’interno del mercato, un cambio di nome sembra inevitabile. Il nome “Saham Bank” ritorna con insistenza come nuovo nome. Un nuovo nome che sarebbe accompagnato da una nuova identità per confermare il carattere marocchino della banca e rifletterebbe anche la strategia futura della banca”, notano gli analisti del mercato. Tutti sono convinti dell’attrattiva di Moulay Hafid Elalamy sui mercati finanziari. Non è quindi da escludere una futura introduzione. Questa acquisizione implicherebbe un cambiamento nella governance e nella gestione.

Secondo gli esperti, l’istituto bancario dovrebbe accantonare di meno, “la banca ha ricevuto chiare istruzioni di accantonamento dalla sua società madre, quest’ultima è sovradimensionata rispetto alle medie di mercato e presenta meno rischi rispetto ad altri paesi africani con presenza di Société Générale.

Sotto la gestione del Gruppo Saham, la Société Générale Maroc potrebbe quindi liberare una zavorra in termini di approvvigionamento, nel rispetto della normativa in vigore, che le darà più margine e rafforzerà la sua capacità redditizia. Questa ipotesi è supportata dal fatto che l’acquisizione della banca è finanziata interamente con mezzi propri, il che implica una minore pressione finanziaria. Un altro punto di forza di questa vendita è costituito dal fatto che Société Générale e Saham hanno delineato le linee di una partnership commerciale a lungo termine che permetterà ai clienti aziendali di Société Générale operanti in Marocco di rivolgersi alla banca.

“Il cambiamento che avverrà risiede nella decisione di finanziamento che sarà presa a livello locale, e la banca francese non interverrà in questo processo, ma indirizzerà i suoi clienti alla sua ex filiale in Marocco”, spiega un analista.

Ricordiamo che per Société Générale France, questo progetto di disinvestimento fa parte dell’esecuzione della sua tabella di marcia strategica, presentata nel settembre 2023, che mira a dare forma a un modello semplificato, più sinergico ed efficiente, rafforzando al contempo il capitale del gruppo francese.

E il partner marocchino della banca?

Che fine farà la quota dormiente (27,54%) del gruppo Deveco Souss, appartenente alla famiglia Ait Mzal? Questo storico socio ha sempre partecipato ai diversi aumenti di capitale della banca, consentendo di preservare intatte le sue partecipazioni. Cosa accadrà al nuovo azionista? Continua…

Sanae Raqui / Ispirazioni ECO

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