Autrice con sede a Tarn-et-Garonne, Laure Barachin ha insegnato prima di dedicarsi alla scrittura. Nel suo settimo romanzo, ci offre ritratti di donne coraggiose, eccezionali o ordinarie, che cercano di contrastare il proprio destino. Dall’Occitania alla Bretagna, dalla Francia alla Spagna, da Kiev a Montauban e Tolosa, La Mylena dell’estate è scomparsa è la ricerca di quattro amici per trovare due giovani ragazze.
Potete presentarci questo ultimo romanzo?
È un romanzo contemporaneo sull’amore materno e filiale ma anche sulla guerra e sulla pace, sull’amicizia e sul potere dei libri. La sua ambientazione principale è Montauban dove quattro amiche: Stéphanie, Marianne, Olena e Katia formeranno un gruppo di lettura all’Ancien Collège: Amanti della letteratura. Sperano di trovare una cura ai loro mali, grazie alle parole di grandi scrittori.
Chi sono questi appassionati di letteratura? Quali legami li uniscono?
Katia è una sceneggiatrice franco-russa. Stéphanie, appena trasferita al tribunale di Montauban, è cresciuta in un istituto per bambini collocati nell’Ariège. Dopo una riconversione professionale, divenne giudice istruttore all’età di quarant’anni. Non ha mai dimenticato Mylena, la sua amica d’infanzia, una giovane ragazza desiderosa di emanciparsi, morta nel 1998 a diciotto anni. Marianne, professoressa di storia, accoglie Olena, la sua collega ucraina la cui figlia Maryna, studentessa, è scomparsa. Cosa è successo a queste due ragazze? E se il passato aiutasse a spiegare il presente? E se il presente permettesse di comprendere i misteri del passato? La letteratura, ponte tra culture e paesi, sarà il loro collegamento. I libri li aiuteranno, saranno un modo per condividere i loro sentimenti.
Cosa sta alla base in te del bisogno di scrivere?
Dal mondo dell’insegnamento a quello della scrittura, spesso mi sono posto la domanda: perché leggere e perché scrivere? Forse per cercare di dare conto della realtà nel suo complesso. I libri sono un rifugio dagli orrori di questo mondo o ci permettono di prenderne coscienza? Scrivere un romanzo richiede molto lavoro, passione, tempo e sacrificio. Scrivo anche per portare il lettore in un viaggio e portargli un po’ di poesia, sogni e avventure.
In questo romanzo parli della storia della nostra regione, ma anche di questioni sociali?
In questo libro La Mylena dell’estate è scomparsal’enigma rivelerà segreti legati alla guerra civile spagnola di cui conserviamo ancora il ricordo, con l’accampamento di Judes a Septfonds e la tomba di Manuel Azaña, a Montauban. D’altra parte, uno dei miei personaggi soffre di una menopausa precoce che le impedisce di essere madre. Volevo discutere di questo argomento che non dovrebbe essere un tabù.