I libri sono politici? BookTok si sta facendo a pezzi

I libri sono politici? BookTok si sta facendo a pezzi
I libri sono politici? BookTok si sta facendo a pezzi
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Dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane, la community di BookTok, questa parte del social network cinese in cui parliamo delle nostre letture, è divisa.

Secondo i media americani Cablato, a poche ore dall’annuncio dei risultati, “Le persone hanno iniziato a cancellarsi dagli account dei bookmaker le cui opinioni non corrispondevano alle loro. Molto spesso si trattava di persone che esprimevano sostegno a Trump”.

Spiegazione video.

In un articolo del 24 ottobre, Radio-Canada, l’emittente pubblica canadese, spiega il meccanismo alla base dei divieti sui libri nelle scuole pubbliche americane – più di 10.000 nell’anno scolastico 2023-2024, secondo PEN America, associazione che difende la libertà di espressione.

“Un dato senza precedenti, triplicato nel giro di un anno”spiega Radio-Canada. Infatti, durante l’anno scolastico 2021-2022 ci sono stati 2.532 divieti, e 3.362 nel 2022-2023.

I distretti scolastici sono amministrati da un consiglio scolastico composto da funzionari eletti. “In linea di principio, un genitore può seguire una procedura per contestare un libro presso il proprio consiglio scolastico, e il consiglio scolastico deve sottoporre questo contenuto a un comitato di valutazione”, spiega Radio-Canada.

Gruppi conservatori come Moms for Liberty, Citizens Defending Freedom o No Left Turn in Education hanno compreso questo meccanismo e incoraggiano i genitori a usarlo.

“Iniziative di Parmi se, Mamme per la Libertà [groupe conservateur] gestisce un sito web che classifica i libri in base al loro livello di oscenità ed evidenzia i passaggi considerati inappropriati. Un piano d'azione offerto ai genitori spiega come utilizzare questi estratti per rimuovere questi libri dalla scuola frequentata dai loro figli. I critici dell’organizzazione sottolineano che questi passaggi vengono presentati senza considerare l’opera nel suo insieme”.

Radio-Canada

Il numero delle proteste è quindi aumentato radicalmente negli ultimi anni. I libri notavano “nella stragrande maggioranza, presentano personaggi queer, parlano di razzismo o personaggi di colore, o trattano di violenza sessuale contro le donne”, afferma Kasey Meehan, direttore del programma Freedom to Read presso PEN America.

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