un libro per dire ancora grazie di tutto al corridore di cylsite

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Era un campione che non voleva esserlo. Un potenziale vincitore del Tour de France che lo avrebbe vinto ma senza l’immensa popolarità che ne consegue. Oggi è un ex ciclista radicato nel suo angolo dei Vosgi, un po’ lontano da tutto, che non rimpiange per un solo istante il mondo del ciclismo di alto livello. Thibaut Pinot è rimasto a vivere dove è nato con le sue capre, pecore e asini.

Thibaut Pinot era un ciclista a parte, un po’ perso in questo mondo di prestazioni estreme e di ciclisti diventati oggetti pubblicitari. Ciò non gli ha impedito di fare una brillante carriera ma anche di subire terribili delusioni, come durante questo Tour de France 2019 che sembrava alla sua portata se non fosse che un infortunio alla coscia, estremamente raro tra i ciclisti, ha fatto crollare tutto.

Il pubblico ha amato Thibaut Pinot, moltissimo, appassionatamente. Come Jean-Michel Le Boulanger, presidente del festival letterario Étonnants Voyageurs di Saint-Malo, ex vicepresidente della Regione Bretagna, romanziere e saggista. Al punto da scrivergli questo Lettera a Thibaut Pinot .

“Sei come noi”

Perché era entusiasta di quel ragazzo? Innanzitutto attraverso le sue imprese, come le vittorie di tappa al Tour de France in luoghi leggendari (L’Alpe d’Huez e il Tourmalet), prima dei fallimenti che lo hanno mandato in fondo alla buca. Pinot non ha mai fatto le cose a metà. Era incredibilmente generoso nei suoi sforzi al punto da mettere a volte in pericolo la sua salute. Questo è da ammirare e rispettare. Era rimasto sinceramente naturale, non capendo tutta questa agitazione intorno a lui. Ciò ha reso Pinot un campione così accattivante e così diverso dagli altri.

Anche se non ha mai incontrato l’artista, Jean-Michel Le Boulanger gli ha scritto questa elegante lettera, come per ringraziarlo di tutto. E anche per cercare di capire “questo corridore divertente”. Perché allora amava così tanto il Pinot? “Sei come noi, fatto di contraddizioni, di pregi e di difetti, fatto di semplice voglia di cose semplici” gli scrive l’autore. Questo è un buon inizio per la risposta. E poi, Jean-Michel Le Boulanger resta pieno di gratitudine per tutte le emozioni distribuite da Pinot, “gioie semplici che dobbiamo amare. »

Jean-Michel Le Boulanger, Lettera a Thibaut Pinot, Goater, 160 pagine, 10 €.

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