“Orlando” di Virginia Woolf, re e regina – Libération

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Perché funziona?

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Il quaderno dei Livres de Libéfascicolo

A quasi cento anni dalla sua pubblicazione, il romanzo di Virginia Woolf, con una protagonista gender fluid, sta riscontrando un rinnovato interesse. Ritorniamo alla sua genesi.

Nel 1993, un anno dopo l’anno in cui anche Tilda Swinton lo interpretò sullo schermo nel libero adattamento di Sally Potter, Isabelle Huppert interpretò Orlando a teatro in una produzione di Bob Wilson. La troviamo, con colletto e chignon, e non immediatamente riconoscibile, sulla copertina dell’edizione Folio del romanzo di Virginia Woolf. Happy pocket che, la settimana dal 3 al 10 giugno, ha sperimentato, informazioni tratte da Gallimard, a “aumento reale” delle sue vendite – queste avendo “quasi triplicato” nel periodo (relativamente parlando, da 70 a 174 copie esatte, ma comunque buone). In questo caso non serve andare lontano per scoprire “Perché funziona”: quella settimana uscì nelle sale cinematografiche, dopo la messa in onda su Arte, Orlando. La mia biografia politica di Paul B. Preciado. Missione compiuta, fermo restando che il poetico documentario, pur dando voce a diversi Orlando trans e non binari, fa anche venire voglia di leggere o rileggere il libro, ovviamente ancora in auge a quasi cent’anni dalla sua pubblicazione nel 1928 al Hogarth Press (la casa che Woolf gestiva con suo marito Leonard). Una volta non è consuetudine: ripassiamo i nostri classici.

È un buon romanzo per il

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