Gli appunti del leggendario attore sulla sceneggiatura del film non meno cult La cena degli idioti sono oggetto di un’edizione di grande formato, La cena dei contro di Jacques Villeretora disponibile nelle librerie.
Un regalo per gli appassionati di cinema francesi. Mercoledì 6 novembre, la casa Fayard ha pubblicato una nuova edizione del testo dell'opera La cena degli idiotiche ha ispirato il film omonimo, con annotazioni dell'attore Jacques Villeret. Le 256 pagine dell'opera sono arricchite da fotografie d'archivio, un alfabetico del teatro comico, piante della scena, quelle delle scenografie e commenti inediti dell'interprete di François Pignon, sui gesti, i toni e le emozioni del suo personaggio. .”Mandalo (questa riga, ndr) in modo più chiaro“, “Un momento di sfiducia“, “Sbatti la porta“, possiamo leggere come indicazioni, scritte a matita in tutto lo scenario.
Nella prefazione a questa edizione commentata, suo figlio Alexandre Villeret descrive l'impegno immediato dell'attore, spiegando come “cominciò a scurire le pagine“dalla sua prima lettura, riempiendo circa 250 fogli di appunti.”Trent'anni dopo la creazione dell'opera teatrale Le Dîner de cons e vent'anni dopo la morte di mio padre, Jacques Villeret, è importante per me rendergli omaggio e mostrarvi dietro le quinte della sua mente. Perché dietro l'apparente semplicità del gioco di mio padre si nasconde un duro lavoro“, riassume sul retro della copertina.
“Dietro la tecnica c’è tutta la sua vita”
“Tra le righe, dietro la tecnica, c'è tutta la sua vita, l'intensità delle prove di un attore leggendario, di cui ogni annotazione, ogni gesto testimonia la sua passione per l'incarnazione, la sua dedizione all'arte teatrale e il suo infinito attaccamento alla il piacere del pubblico“, continua a spiegare Alexandre Villeret che cita le parole di suo padre: “Stavi parlando di 99% lavoro, 1% talento.“
Rimasta in cartellone al Théâtre des Variétés di Parigi per più di due anni a partire dal 1993, l'opera di Francis Veber ha riscosso un successo strepitoso prima di essere adattata per il cinema nel 1998, sempre dallo stesso autore, attirando 9,9 milioni di spettatori nelle sale francesi. Nel film, Jacques Villeret mantiene il ruolo principale, per il quale ha ricevuto il César come miglior attore nel 1999, mentre Thierry Lhermitte sostituisce Claude Brasseur in quello di Pierre Brochant e Francis Huster si cala nei panni di Juste LeBlanc.
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