Morte di Alice Munro, premio Nobel 2013: i 3 libri essenziali

Morte di Alice Munro, premio Nobel 2013: i 3 libri essenziali
Morte di Alice Munro, premio Nobel 2013: i 3 libri essenziali
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VS’è il tipo di segreto che abbiamo tenuto per molto tempo per noi stessi o per le persone a noi vicine, finché il comitato del Nobel nel 2013 ha deciso di rivelarlo al mondo intero: Alice Munro – morta martedì 14 maggio a East Hope, a Ontario (Canada) – è uno dei più grandi scrittori del XX secoloe Secolo anglofono. Una virtuosa nell’esplorazione del cuore umano, di cui coglie tutte le sfumature. Uno stilista ammirevole, di cui ogni pagina appare al tempo stesso limpida e opaca. La sacerdotessa del racconto, questa forma letteraria così spesso trascurata.

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Chi conosce il mondo di Alice Munro ha l’impressione di conoscere la terra in cui è nata nel 1931, questo Ontario rurale e aspro con i suoi inverni terribili e la sua gente di poche parole, diffidente come la peste delle proprie emozioni. L’infanzia di Alice Laidlaw (il suo nome da nubile) è stata segnata da una grande povertà familiare (il padre ha tentato diverse attività, tra cui l’allevamento di animali da pelliccia, senza successo) e dal morbo di Parkinson, di cui soffre la madre e che la costringe, in quanto figlia maggiore , per occuparsi dei fratelli più piccoli e dei lavori domestici.

Dotata accademicamente, la giovane Alice vinse una borsa di studio per l’università e sposò un altro studente, James Munro. Ha pubblicato la sua prima raccolta di racconti, La danza delle ombre felicinel 1968. Seguirono altre tredici raccolte, di cui ecco gli essenziali.

1. Segreti di Pulcinella (1994)

Citiamo spesso, per lodare l’arte di Alice Munro, uno dei racconti di questa raccolta… quello dove una sera del 1919 in un poco accogliente albergo della cittadina di Carstairs in Ontario, Louisa la bibliotecaria racconta a un uomo di passaggio attraverso il racconto del suo amore per Jack, un soldato che le scriveva dal fronte. I sentimenti vengono sezionati con un bisturi, entriamo nel profondo della mente di Louisa, simpatizziamo misurando il suo dolore, la sua solitudine, il tradimento di Jack… e poi una serie di eventi che è meglio tacere per preservare il piacere della lettura sconvolgono il visione troppo semplice che avevamo di questa storia d’amore unilaterale. Una vera lezione di scrittura.
Tradotto da Céline Schwaller-Balay, Points, 384 pagine, € 7,60.

2. Fuggitivi (2004)

Chi ha visto il bellissimo film di Pedro Almodovar Giulietta conosce già il materiale di tre racconti fuggitivi, la storia di un rapporto madre-figlia e la sua evoluzione attraverso l’infanzia, l’adolescenza e poi l’età adulta. Alice Munro descrive il comportamento dei suoi personaggi senza psicologia, con estrema precisione e apparente neutralità. Il che ci lascia liberi di identificarci con l’uno o l’altro dei personaggi – qui con la madre, Giulietta, o con la figlia, Penelope, con colei che ha chiesto troppo o con colei che non chiede più nulla. Altri racconti della raccolta toccano il fantasy o il melodramma. In tutti sono presenti personaggi femminili che prendono il volo, alla ricerca di un’altra vita e anche, soprattutto, di se stessi.
Tradotto da Jacqueline Huet e Jean-Pierre Carrasso, Points, 384 pagine, € 7,80.LEGGI ANCHE Libri: i nostri preferiti della primavera

3. Nient’altro che vita (2012)

Questa è l’ultima collezione di Alice Munro, e senza dubbio una delle più belle perché – come suggerisce il titolo – riassume la sua visione del mondo, con terribile crudeltà… quella di una madre che lascia sola la sua piccola figlia uno strascico per un fugace abbraccio, o un medico seducente che congeda brutalmente la giovane corteggiata a lungo. Crudeltà anche nei confronti di una bambina che fomenta una terribile vendetta contro la madre infedele e nel farlo distrugge la sorella… Queste pagine terribili sono scritte con una penna tagliente ma profondamente umana. Alla fine del volume, quattro racconti che si susseguono hanno l’effetto denso e potente di un romanzo breve. Alice Munro racconta magnificamente la sua infanzia, l’allevamento di volpi di suo padre, la malattia devastante di sua madre e lo sbocciare della sua vocazione in questo universo già romantico.
Tradotto da Jacqueline Huet e Jean-Pierre Carrasso, Points, 384 pagine, € 7,95.

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