Ritorno a Lemberg: un libro di sintesi che esce al momento giusto

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L’autore dell’opera originale è un giurista: avvocato internazionale, professore di diritto all’University College di Londra, che ha patrocinato contro l’ex Jugoslavia, il Ruanda, Guantánamo e l’Iraq presso la Corte penale internazionale dell’Aia, e si vede.

L’opera è scritta in prima persona ed è una quadrupla indagine: la famiglia innanzitutto, perché Filippo Sands segue le orme di suo nonno, Léon, che ha vissuto parte della sua infanzia a Lemberg, in Galizia (oggi Lviv in Ucraina) prima di recarsi in Inghilterra e sfuggire miracolosamente alla Shoah, cosa che non avviene per quasi tutti – circa 80 membri! – della sua famiglia. Un’indagine meticolosa basata su pochissimi elementi e testimonianze di un passato che tutti vogliono dimenticare.

Oggi possiamo vedere Leopoli su una mappa. Si tratta di una cittadina ucraina vicino al confine polacco, attualmente regolarmente bombardata dall’esercito russo. È la capitale della Galizia orientale, territorio successivamente polacco, poi austriaco con il nome di Lemberg, divenuto nuovamente Lwów durante la Seconda Repubblica di Polonia (1919-1939), annesso all’URSS in occasione del Patto tedesco-sovietico. , poi dalla Germania dopo l’operazione Barbarossa e integrato nel governo generale del Reichsleiter Hans Frankfu poi nuovamente integrata nell’URSS, prima dell’indipendenza dell’Ucraina dove oggi è la capitale dell’oblast di Lviv.

Nel suo viaggio verso Lviv-Lemberg, il nostro avvocato si è imbattuto nell’esistenza di due figure del diritto internazionale quasi sconosciute agli ucraini: Hersch Lauterpachtl’ideatore del concetto giuridico di “crimine contro l’umanità” e il suo omologo Raffaello Lemkin, inventore del concetto giuridico di “genocidio”, due termini molto abusati negli ultimi tempi… Questi due concetti furono usati per la prima volta al Tribunale di Norimberga che giudicò i criminali nazisti nel 1945. Si dà il caso però che – coincidenza – questi due giuristi sono ebrei e vengono dalla stessa città: Lemberg, come suo nonno! Si conoscevano? Questa è una domanda che si pone Philippe Sands.


Lungo la strada, Philippe Sands scopre il ruolo di un altro giurista: Hans Frank, il falso governatore generale della Polonia, avvocato di Hitler, teorico del diritto e architetto giuridico della “soluzione finale”, vale a dire – per dire la distruzione quasi industriale del gli ebrei d’Europa. È uno degli imputati al Tribunale di Norimberga. La sua condanna sarà sospesa.

Dal 1933 al 1945, ripercorre i rispettivi percorsi, spiega come si formarono questi concetti giuridici, anche opposti tra loro, e come furono applicati, essenzialmente nel contesto della criminalità nazista.

Non prendete questo fumetto come una lezione di diritto: è un’indagine mozzafiato, metodica, molto ben scritta (e magistralmente trasposta da Jean-Christophe Camus), clinicamente progettato da Christophe Picaud che rielabora documenti fotografici e d’archivio con grande emozione. È un’indagine anglosassone: fattuale, precisa, metodica, dove numerosi testimoni intervengono in tutta la loro umanità. Un fumetto di 304 pagine che non è un pensiero: appassiona dall’inizio alla fine.


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