“Butcher”, “Notti senza Kim Sauvage”, “Dire Babylon”…

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LA LISTA DEL MATTINO

Oggi “Le Monde des livres” interroga con la sociologa Gisèle Sapiro la definizione di “autore globale”. Nessun dubbio sul fatto che l’americana Joyce Carol Oates, candidata al premio Nobel, abbia pubblicato Boucherdetiene questo titolo; D’altronde è un po’ presto per commentare il caso della talentuosa Safiya Sinclair, di cui Dici Babiloniauna storia di alienazione e sopravvivenza, o dell’autrice di fantascienza francese Sabrina Calvo, che firma Notti senza Kim Sauvage. Pubblicato nel 1950 nella Jugoslavia di Tito dallo scrittore di lingua ungherese Jozsef Debreczeni (1905-1978), il racconto Il crematorio freddo dovrebbe integrare il corpus mondiale delle grandi opere di letteratura testimoniale pubblicate subito dopo la guerra.

ROMANO. «Bucher [Père de la gyno-psychiatrie moderne] ”, di Joyce Carol Oates

Il titolo del sessantaquattresimo romanzo di Joyce Carol Oates, Boucherè eloquente. Si applica al protagonista del libro, un medico di nome Silas Aloysius Weir. Siamo nel 19e secolo. Weir gestiva quello che allora veniva chiamato un manicomio per donne pazze a Trenton, nel New Jersey. Benvenuti all’inferno di Trenton. La scrittrice ci spalanca le pesanti porte della sua sala operatoria. Oates mostra Silas Weir al lavoro e discute in dettaglio cosa lo ha portato lì. In passato l’uomo era un povero fucile, terrorizzato dalla vista del sangue quanto dalla vagina delle donne. Umiliato, Weir ha sete di vendetta. Vuole lasciare un segno nella storia della sua disciplina. Capisce presto che il luogo chiuso del manicomio costituisce un terreno ideale per gli esperimenti.

Oates organizza una gradazione accademica nella percezione del suo personaggio. Nel corso delle scene, le poche buone intenzioni iniziali si trasformano in cinica misoginia, le operazioni in sessioni di tortura. Fino al giorno in cui nel suo laboratorio arriva Brigit, un’orfana albina sordomuta. E che, sulla sua scia, i folli finiscono per regolare i conti con l’alienista pazzo – nulla è rivelato, l’esito ci è dato fin dalle prime pagine.

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Donne, follia, patriarcato, violenza: nelle sue terre preferite la scrittrice dà il meglio di sé. A volte fa un po’ troppo. Ancora. Il personaggio di Weir – il suo ridicolo narcisismo, la sua diabolica arroganza – diventa permanentemente ancorato all’immaginazione del lettore. Florida N.

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«Bucher [Père de la gyno-psychiatrie moderne] ” (Macellaio [Father of modern gyno-psychiatry]), di Joyce Carol Oates, tradotto dall’inglese (Stati Uniti) da Claude Seban, ed. Philippe Rey, 480 pag., 25€, digitale 17€. EDIZIONI PHILIPPE REY

FANTASCIENZA. “Notti senza Kim Sauvage”, di Sabrina Calvo

Improbabile piccola Thumbelina, Vic è stata abbandonata, senza riuscire a orientarsi, dai suoi genitori in cerca di un impossibile futuro luminoso con figli, in un ipermercato Ikea, dove ha vissuto nascosta per diversi anni. Orfana accolta da un’azienda di lusso alla quale ora appartiene, si guadagna da vivere come giornalista di moda freelance.

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