Adriana Karembeu rivela di essere stata aggredita sessualmente da un regista francese

Adriana Karembeu rivela di essere stata aggredita sessualmente da un regista francese
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La sua autobiografia, pubblicata giovedì 2 maggio, rivela la storia di una violenza sessuale. In “Libre”, Adriana Karembeu scrive di essere sfuggita a un tentativo di stupro da parte di un regista francese mentre si avventurava “timidamente nel mondo del cinema”, 17 anni fa. “Un giorno, il mio agente mi ha suggerito di incontrare un regista per un progetto”, esordisce la modella e attrice nel libro consultato da “Télé-Loisirs”. In precedenza ha recitato nel film “Tre bambine”.

“Vado a casa sua da solo per l’incontro, sono abbastanza ingenuo da non insospettirmi perché è pomeriggio […]. Dopo una breve discussione sulla sceneggiatura, si alza e si avvicina a me sul divano. Mette una mano sul ginocchio, poi all’improvviso si getta su di me, baciandomi violentemente”, scrive Adriana Karembeu. “Sento la sua saliva sul mio viso e sul mio petto”, ricorda.

“L’ho allontanato con forza, scioccata dal fatto che abbia osato aggredirmi”, continua la modella, senza rivelare il nome del regista. E sottolineare: “Ho 35 anni, e ho trovato la forza necessaria per respingere questo famigerato predatore e scappare. Se avessi avuto 20 anni, penso che sarei stato colpito più profondamente. »

Silenzio per dimenticare

Tornata a casa, Adriana Karembeu è rimasta prostrata per diverse ore, riferisce “Télé-Loisirs”. La modella non racconta a nessuno dell’aggressione per poterla dimenticare il più presto possibile.

“Qualche giorno dopo, mentre ancora taccio su questo attacco, abbiamo una cena romantica in un ristorante. E lì, come un pugno nello stomaco, vedo questo regista francese varcare la soglia, dirigersi verso il nostro tavolo, comportarsi assolutamente come se nulla fosse successo”, dice.

“Osa salutarmi davanti a mio marito, con la sua aria lasciva, anche se ha tentato di violentarmi così recentemente”, aggiunge. Fu anni dopo che l’attrice decise di dirlo al suo agente. “Avrei dovuto avvisarvi, a volte è al limite, la sua reputazione lo precede”, avrebbe risposto. Una testimonianza che rivela molto del silenzio che circonda la violenza sessuale nel cinema francese, mentre le voci delle donne cominciano appena a farsi ascoltare.

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