Gli studenti delle scuole superiori di L’Isle-Jourdain scrivono un libro sulla prevenzione dell’infelicità a scuola

Gli studenti delle scuole superiori di L’Isle-Jourdain scrivono un libro sulla prevenzione dell’infelicità a scuola
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l’essenziale
Gli studenti del secondo anno del liceo Joseph-Saverne hanno scritto e illustrato un libro che tratta della prevenzione dell’infelicità e del suicidio.

Il disagio scolastico non è un preconcetto, anzi esiste. È con questo approccio che l’infermiera del liceo Joseph-Saverne di L’Isle-Jourdain, Caroline Boisserie, ha lanciato e realizzato alla fine del 2023 con gli studenti del secondo anno, un progetto di scrittura e illustrazione sulla base di un libro, “Le persone sono belle”, di Baptiste Beaulieu, medico con sede a Tolosa e sensibile al legame caregiver-caregiver. La dipendenza e la violenza domestica sono i suoi cavalli di battaglia. I suoi scritti, romanzi, racconti, fumetti, articoli, ecc. hanno ricevuto vari premi. Per l’autore, ogni essere umano ha una storia.

Spunto di riflessione: “Partire da un sogno permette di ricercare cosa potrebbe impedire la realizzazione del sogno”. Per i giovani studenti delle scuole superiori che si avviano verso la scrittura e l’illustrazione ha inizio una bellissima e ricca avventura. Per supervisionarli, a sostegno di Caroline Boisserie, è stata creata un’équipe educativa composta dai signori Pages, Cistac, Lesage, Bousses, Teyssedre e il signor Xompéro. Per ottenere un risultato sono state necessarie 7 sedute da 3 ore.

Infelicità e suicidio

L’opera, scritta e illustrata dagli studenti, tratta della prevenzione dell’infelicità e del suicidio attraverso diverse storie di vita, tutte viste da due studenti che ripercorrono il racconto e riportano ciò che osservano all’interno della scuola superiore: discriminazione, depressione, disturbi alimentari , eccetera.

6 gruppi hanno quindi lavorato su 6 storie, il tema di ciascuna storia è stato inizialmente tratto dal cappello per mantenere l’anonimato. Per raggiungere questo successo, gli studenti sono stati seguiti anche dall’autrice Alexandra Fritz per la parte di scrittura e da Joséphine Forme e Julie Longueville, illustratrici dei laboratori Charettes a Sarrant, per la parte di illustrazione.

Lou-Ann, Enola e Lilia sono entusiasti di questo esercizio costruttivo e informativo. Ha permesso loro di prendere coscienza di questa piaga, di conoscere se stessi, di comunicare esplorando l’espressione scritta e orale.

Caroline Boisserie ha sottolineato: “Questo progetto risponde a una diagnosi di prevenzione. È importante conoscere le persone ed essere capaci di adattamento e resilienza”. Il libro, con l’aiuto di Canopé, vedrà presto la luce. Questo progetto è stato sostenuto dal direttore accademico dei Servizi Educativi Nazionali (Dasen), dalla Mutualité sociale agricole (MSA) e da Pass Culture.

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