Il Quebec leggerà Nos Racines / Our Roots: vincitore del 2024 di Une ville, un livre

Il Quebec leggerà Nos Racines / Our Roots: vincitore del 2024 di Une ville, un livre
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Le nostre radiciun documentario giovanile multilingue scritto da Shayne Michael e pubblicato da Éditions Hannenorak, vince la 6a edizione diUna città, un libro.

Con il sostegno del Quebec, Città della Letteratura UNESCO, Una città, un libro è un’iniziativa che mira a creare un circolo di lettura a livello cittadino. Il vincitore viene rivelato in seguito alle deliberazioni di una giuria composta da cinque giovani del Machin Club. Distribuiremo 1000 copie del libro a tutte le classi di 6a elementare di Quebec City e Wendake.

L’autore Wolastoqey, originario del New Brunswick, è entusiasta all’idea che il suo libro sia riuscito a toccare i giovani membri della giuria. Arrivato in Quebec nel 2012 per migliorare il suo francese e formarsi in teatro, Shayne Michael non aveva idea che un giorno avrebbe ricevuto un premio letterario assegnato dalla città, soprattutto perché in quel momento non si sentiva affatto attratto dalla scrittura.

Dopo aver pubblicato una prima raccolta di poesie, Cinque e selvaggioa Perce-Neige nel 2020, lo scrittore propone un secondo libro molto diverso. Le nostre radici è un documentario che riunisce ritratti di personaggi storici e moderni delle 10 nazioni indigene del Quebec e del popolo Inuit.

Diversi mesi di ricerca e preparazione

Shayne spiega di aver intrapreso un importante progetto di ricerca prima di scrivere il libro, che ha richiesto circa un anno. Sono stati innanzitutto inviati dei sondaggi a diverse comunità indigene sparse sul territorio, per selezionare i personaggi che sarebbero stati oggetto del documentario. L’autore precisa di aver voluto mantenere un equilibrio tra gli uomini e le donne presentati, così come tra i personaggi ancora vivi e quelli defunti.

Le nostre radici è un’opera multilingue. Il libro è costruito in modo che tutti i ritratti siano presentati in francese, inglese e nella lingua della nazione della persona intervistata. Per ogni ritratto, in ogni pagina convivono i tre linguaggi. Lo sguardo si sposta così dall’inglese al francese e verso la lingua della comunità in questione. L’autore spiega che questa particolarità del libro ha richiesto un lavoro di traduzione colossale che ha mobilitato molte persone.

“Apri gli occhi e apri la bocca”

Il testo di Shayne Michael presenta ritratti di personaggi ancorati in un contesto specifico, ma che si aprono a considerazioni universali.

“Vorrei dare linee guida ai giovani, creare dialoghi e dimostrare che tutti abbiamo preoccupazioni simili”, spiega.

Il documentario è rivolto ai giovani, ma anche agli adulti che vogliono conoscere meglio le figure importanti delle diverse culture indigene del Quebec. Per l’autore si tratta di un libro fatto per stimolare lo scambio, da leggere in gruppo e avviare discussioni. Si avverte il desiderio di trasmettere, condividere e rendere omaggio sia a personaggi famosi che a personaggi meno conosciuti: eroi ed eroine di tutti i giorni.

“La giuria ha scelto un’opera accattivante che avrà una risonanza sia tra i giovani che tra gli adulti”, ha affermato la responsabile della cultura del comitato esecutivo della città del Quebec, Catherine Vallières-Roland. Congratulazioni all’autrice Shayne Michael, che ci permette di scoprire le nazioni indigene in un modo unico destreggiandosi tra personaggi moderni e storici. Sperando che questo riconoscimento permetta ad un vasto pubblico di scoprire il suo lavoro! », si legge in un comunicato stampa.

Durante il mese di maggio si svolgeranno numerose attività organizzate dal Quebec, Città della Letteratura UNESCO attorno all’opera di Shayne Michael. I dettagli completi possono essere trovati sul sito web da Una città, un libro.

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