Decazeville. “I sentieri della memoria” l’ultimo libro di Francis Mazars

Decazeville. “I sentieri della memoria” l’ultimo libro di Francis Mazars
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l’essenziale
Il libro di Francis Mazars, “Les Voies de la Mémoire”, permette, grazie ai nomi dei segnali stradali, di ripercorrere il filo della storia del bacino nel corso di diversi secoli, utilizzando diversi temi.

Dopo aver scritto insieme a suo padre Lucien Mazars, fondatore del Museo della Miniera di Aubin, “Terre de Mine en Images”, Francis Mazars, attuale presidente del Museo di Aubin, ha appena pubblicato il suo nuovo libro “Les Voies de la Mémoire”, che lo presenterà ufficialmente venerdì 10 maggio alle 16:30 al Museo Minerario.

“Questo libro, “Les Voies de la Mémoire”, racconta la storia del bacino Aubin-Decazeville, attraverso i nomi delle sue strade”, esordisce l’autore.

“Lo avevo in mente da molto tempo e 5-6 anni fa ho iniziato”, spiega Francis Mazars, che ha voluto ripercorrere la storia dei cinque centri urbani del Bacino, Aubin, Cransac, Decazeville, Firmi e Live da tempo immemorabile fino ad oggi. “Ho voluto svelare la storia di questo territorio, non concentrandomi solo sull’epopea industriale”.

“Personaggi che testimoniano l’interesse dimostrato per il nostro territorio”

Per questo si basò su tutti i nomi delle strade, ma anche sulle piazze e sui monumenti. “Ne ho elencati più di 600 in totale, che ho poi ordinato per tema.” Un lungo lavoro di ricerca e di scoperte talvolta sorprendenti. Nei temi troviamo la natura, la rivoluzione industriale, i castelli, la Repubblica, la resistenza, la religione, lo sport e la cultura, ognuno dei quali è una “Strada della Memoria”. “Esempio per la natura, molti nomi di strade hanno un legame con la specificità agricola. Il traliccio indica che c’erano viti, il fromentel o fromental significa che c’era il grano… Scritti precedenti attestano la ricchezza agricola del bacino”, spiega l’autore . “La pecora Cransac è stata premiata alla tavola di Louis, del grande scultore statuario di Aubin François Cogné, di tanti personaggi locali che sono entrati nella storia ma anche di personaggi nazionali, siano essi politici, scrittori e altri che hanno fatto la storia e che dimostrano l’interesse che è stato portato nel nostro territorio.

Una ricchezza decifrata nelle 296 pagine del libro, pullulante di aneddoti e impreziosita da immagini.

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