“Questo quartiere è una grande famiglia”

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Il centro Malice, a Beauvais, ha organizzato l’ ricordi di gusto per condividere la continuità del progetto “Saint-Lucien racconta Saint-Lucien”. Un libro sulla memoria del quartiere che sarà pubblicato nel 2025.

La memoria del quartiere Saint-Lucien sono 60 anni di storia, siete voi, siamo noi”. L’emozione è in pieno svolgimento Dispetto. Alcuni hanno le lacrime agli occhi, altri hanno il sorriso. La nostalgia si impadronisce di tutte le generazioni del quartiere, riunite quella sera, mercoledì 17 aprile, intorno a “merenda di ricordi”.

“Saint-Lucien racconta Saint-Lucien”, questa è l’essenza stessa del progetto, che riunisce tanti attori diversi: servizio civile, politica cittadina per il rinnovamento urbano, scrittori come Mohamed Mbougar Sarr E Patrice Juiffproprietari, residenti e tanti altri… Intorno ad un’unica missione: ripercorrere e perpetuare la memoria del quartiere, attraverso un libro che uscirà nel 2025.

Negli anni ’60 il quartiere Saint-Lucien non esisteva ancora. Questo era il quartiere della Soie Vauban. Nel 1962 il quartiere contava 5.000 abitanti e principalmente famiglie. Così il Comune intraprese la costruzione di una scuola, oggi Scuola d’Europa.

Storie di vita

L’idea di un lavoro sul quartiere frullava nella mia mente da più di sei anni. di Abdel Majid Benbouhachiamato da tutti Majid, referente della casa progetto. Ma il formato è stato realizzato poco meno di due anni fa“durante un drink con la gente del posto”.

“Uno di loro mi chiede se in zona c’era una piscina”. Majid non sa rispondere, chiede in giro, poi emergono altre domande: “C’era una fabbrica? Un campo di prigionia francese?». Da ogni domanda poi nascono aneddoti : “La mia bisnonna mi ha parlato della piscina”, “Conosco una signora che ha visto la guerra”…E poi ci sono le sensazioni della vita oggi: “Dicono che ci sia violenza e noia. Ma ci sono anche negozi, una palestra, una mediateca, scuole e un asilo nido. E tutti coloro che si mobilitano quotidianamente per rendere il quartiere più unito”.

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La piscina era in realtà una “piscina”, nel quartiere Soie-Vauban. “L’unica piscina esistente si trovava sulle rive del Thérain, all’angolo in fondo al muro del Consiglio dipartimentale”. La piccola piscina del SoieVauban è stata progettata affinché i residenti possano rilassarsi al sole.

Un sentimento condiviso dai presenti a Malice. “Questo quartiere è una grande famiglia, quando sei adottato è per tutta la vita”afferma Saïd, residente a Soie Vauban, che “lo ha reso quello che è diventato oggi”, sotto lo sguardo fiero di Majid. Quindi per tutti quelli adottati dal quartiere, Majid riunisce a gruppo di partner per raccogliere questo ricordo. L’associazione Archipop ha svolto un lavoro storico creando quattro affreschi che ripercorrono la storia di Saint-Lucien.

Poi ci sono i racconti di vita personale e intima che suscitano emozioni indescrivibili. “Questa signora che mi racconta di aver improvvisato un parto in appartamento nel 1961 per salvare la vita di questa donna… Questo modo di raccontare questo momento di vita mi ha toccato tantissimo”dice Majid.

AbdelMajid Benbouha, Mohamed Mbougar Sarr e Patrice Juiff sono (tra gli altri) leader del progetto. -Laura OuvrardAbdelMajid Benbouha, Mohamed Mbougar Sarr e Patrice Juiff sono (tra gli altri) leader del progetto. -Laura Ouvrard
AbdelMajid Benbouha, Mohamed Mbougar Sarr e Patrice Juiff sono (tra gli altri) leader del progetto. –Laura Ouvrard

Porta a porta

In questa dinamica di lavoro collettivo, era necessario “che il maggior numero possibile di residenti aderisca al progetto”. Allora dodici volontari dell’associazione Uniscité, membri del servizio civile e della casa di progetto hanno bussato quasi a tutte le porte. “Spesso c’era molta sfiducia” dice Enzo. “Senza la presenza dei proprietari o delle associazioni difficilmente saremmo potuti entrare nelle case delle persone”, continua Alicia. Per questi giovani non è stato facile entrare in questa intimità. Tuttavia, coloro che l’hanno raggiunto lo mantengono “una fiaccola intergenerazionale”. E questo libro lo sarà consacrazione.

Lo sponsor del progetto

Beauvaisian Mohamed Mbougar Sarr è lo sponsor del progetto “Saint-Lucien racconta Saint-Lucien”. Premio Goncourt 2021 con la sua opera “Il ricordo più segreto degli uomini”questa trascrizione della memoria ha molto significato per lo scrittore. “Raccogliendo le parole degli abitanti, i loro ricordi, si crea una memoria collettiva, vissuta diversamente, che diventa unica, come una memoria autonoma”riassume l’autore.

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