Belfort: Omaggio al CNR

Belfort: Omaggio al CNR
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Pubblicato il 24 aprile 2024

Dal 2013, la federazione del Territorio di Belfort ha rilanciato un festival del libro volto a promuovere la lettura e a promuovere la sua ricca collezione di documentari attraverso uno scambio di libri. Organizzato dapprima nei locali della federazione, con il clou di un convegno tematico, è stato poi trasferito nei centri socio-culturali dei quartieri della città di Belfort e arricchito con una vendita di nuovi libri, nel formato più lungo di una giornata e mezzo. Ormai affermato nel panorama culturale e attivista della città, il nostro scambio di libri beneficia di numerose donazioni di libri da parte di compagni, portando la nostra collezione a circa 1.000 opere di tutti i tipi.

L’edizione 2024 è stata dedicata all’eredità ancora viva del Consiglio Nazionale della Resistenza, con tre momenti salienti che hanno riunito ciascuno una cinquantina di persone. In totale, circa 150 persone diverse sono state attratte dal festival del libro, mentre le vendite di libri nuovi e usati hanno raggiunto un nuovo record.

L’equilibrio economico dell’iniziativa, che ha rappresentato una spesa di circa 600 euro tra noleggio, manifesti e spese relative all’accoglienza dei relatori, è stato assicurato dalla vendita di libri usati, da un punto di ristoro e dalla vendita di torte militanti, da un abbonamento cestino e, quest’anno, un conviviale pranzo di chiusura, che seppur offerto a un prezzo modesto (10 euro), ha permesso anche di contribuire agli utili.

Ma è soprattutto il tema del nostro Festival del libro a renderlo un importante evento politico.

Attraverso l’eccellente documentario “Una storia del Consiglio nazionale della Resistenza” di Jeanne Menjoulet, prodotto dal Centro di storia sociale, la conferenza di Serge Wolikow dedicata alle novità del CNR, poi quella di Jean-Michel Leterrier in arrivo in cui le questioni culturali e l’educazione popolare sono state trattate dal CNR con un’ottica molto ampia che copre quasi tutto il Novecento, abbiamo potuto sia immergerci nei dibattiti politici che prefiguravano lo sviluppo del programma Happy days, ma anche riflettere su sulle condizioni della sua attuazione alla Liberazione e poi sugli sviluppi ai quali potrebbe dare luogo oggi.

L’eredità del CNR è ancora viva e feconda.

Se la previdenza sociale, le nazionalizzazioni, lo statuto del pubblico impiego e quello dei ferrovieri e dell’energia, i comitati aziendali, restano riferimenti imprescindibili, il CNR si è occupato anche della scuola, della stampa, dello sport, dell’educazione popolare, del cinema, dell’agricoltura…

Resistere e allo stesso tempo costruire l’alternativa, lavorare costantemente per creare movimento popolare, confrontandosi e riunendo tutte le forze disponibili, costruendo gli equilibri di potere per ottenere progressi concreti, queste due giornate ci hanno mostrato per oggi un percorso particolarmente stimolante e attuale di intervento e azione.

Muriel Ternant

membro del CEN

Articolo pubblicato in Comunistin°993, 24 aprile 2024.

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