“Di fronte alla civiltà dei libri, il regno indiviso degli schermi”

“Di fronte alla civiltà dei libri, il regno indiviso degli schermi”
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L’EDITORIALE DI FIGARO – L’istruzione nazionale ha i suoi difetti: si è precipitata indiscriminatamente verso un accesso generalizzato alle nuove tecnologie.

Il ricordo di Georges Pompidou che cita Éluard e pubblica a Antologia della poesia francese rimase famoso: al di là delle prodezze dei colti normalien, il presidente sapeva di rivolgersi a una Francia fatta di libri e di letture. Ciò che passò nelle mani degli ussari neri e dei loro discendenti, con il loro metodo e i suoi frutti.

Mezzo secolo dopo, questa società si sta allontanando. Il rapporto del CNL è eloquente: firmato dall’istituzione preposta a tastare il polso della società e del suo rapporto con il libro e la lettura, rivela il crescente disinteresse dei nostri giovani coetanei per questa attività del tempo libero, estranea al curriculum scolastico. L’immagine del giovane Sorel immerso nel Memoriale di Sant’Elena fino a dimenticare che la vita esterna è storia.

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La rivoluzione digitale c’è stata: ieri abbiamo potuto osservare l’effetto della televisione, e dei suoi grandi eventi serali, sulle serate di lettura. Oggi il cellulare, il tablet, il computer…

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