Sugli scaffali con… Caryl Férey

Sugli scaffali con… Caryl Férey
Descriptive text here
-

Okavango si tuffa nelle riserve africane. Letture, film, musica: quali sono state le tue fonti di ispirazione?

Kessel, Romain Gary, Fuori dall’Africa – anche se il film è invecchiato. Stranamente non ho trovato molti documenti espliciti e precisi. Adoro i documentari sulla fauna selvatica, ne ho visti centinaia, ma niente batte il terreno e le sorprese.

Questo libro è un inno alla bellezza del mondo selvaggio: quali autori secondo te descrivono meglio questa bellezza?

Kessel, London, Harrison… Senza dubbio per ragioni di traduzione, pochi autori africani sono disponibili alla lettura. E poi è difficile confrontare epoche diverse. Fino a poco tempo fa si parlava sempre di cacciare e uccidere elefanti o leoni.

Un libro che ha cambiato la tua visione del mondo?

Il primo Ellroys, perché in un thriller si potrebbe mettere di tutto: storia, sociologia, geopolitica… Ma non ha cambiato nulla nella mia visione del mondo, a parte quella della letteratura. La biografia del Che, invece, mi ha scioccato quando ho saputo che Klaus Barbie, il torturatore di Jean Moulin, lavorava per la CIA e la giunta boliviana, che aveva la sua pelle. Rabbia.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

Un film ?

Pierrot le fou di Godard. Cinema e letteratura, poesia e politica, Belmondo prima di Bebel, Anna Karina… C’è tutto in questo film, l’ultimo secondo me. Sono presenti 56 riferimenti ad autori cinematografici o letterari Pierrot le fouli ho letti tutti grazie a lui, in particolare Elie Faure e i suoi sublimi testi sulla pittura, che ho scoperto anche io occasionalmente.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

Lavori nella musica?

Sì, sempre, rock, perché dà il tono! Non sono il tipo che ascolta musica classica mentre scrive, e i rapper mi parlano troppo, è inquietante.

Un panorama, un’ambientazione più stimolante di un’altra?

I deserti. Gli unici posti in cui sono contemplativo, altrove, “a casa”… Sono cose che sentiamo, non riesco a spiegarlo.

Un artista defunto con cui avresti voluto cenare?

Brel e/o Bowie. Brel per parlare delle donne che non capiva, mi piace il suo umorismo, il suo lato libertario, le sue parole sono quelle che avrei sognato di sentire dalla bocca di un padre. Bowie per parlare di tutto questo: vale tutti gli dei messi insieme. Una persona gentile, divertente e creativa in ogni momento, “la luce della mia vita” come dice Iggy Pop.

La tua ultima scoperta culturale?

Il videodocumentario Sogno ad occhi aperti di Moonage su Bowie. Lo ascolto in continuazione visto che ho anche il CD.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

Un film, un libro o un album, piacere colpevole?

Il primo album di Capdevielle, Figli delle tenebre. Racconta così tante storie… Mi ispirava già da adolescente.

L’album musicale della tua vita?

Londra chiama, Scontrarsi. Ce ne sono altri ma questo mi ha portato dall’infanzia all’adolescenza.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

Il primo album acquistato nella tua vita?

Ce n’erano tre contemporaneamente: Se vuoi il sangue, ce l’hai di AC/DC, Regata Bianca Polizia e Jazz dalla Regina. Tre schiaffi, che ascolto sempre.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

In magazzino

Acquista su Fnac.com

In magazzino

Acquista su Fnac.com

Il tuo ultimo tentativo alla Fnac?

Liveandwell.com di Bowie, fantastico. Assolutamente fantastico.

In magazzino

Acquista su Fnac.com

-

NEXT Autore di due libri a 19 anni, Louis Lefèvre usa le parole per guarire