La buona salute dell’Orpailleur, editore di libri a Léguevin

La buona salute dell’Orpailleur, editore di libri a Léguevin
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l’essenziale
Con sede a Léguevin, a ovest di Tolosa, la piccola casa editrice L’Orpailleur difende con orgoglio i suoi libri e i suoi autori. Visita guidata con il suo direttore, Christophe Havot.

“Nell’editoria, un tavolo, un computer e abbiamo le scrivanie!” ride Christophe Havot, fondatore e direttore della Maison l’Orpailleur, dal nome appropriato, che ricerca gemme nella produzione letteraria locale e non solo.

“Ho lavorato in precedenza presso az’art atelier éditions, dove ho diretto la collezione che è diventata L’Orpailleur”, confida Christophe. “Quando la collezione ha cominciato ad essere consistente, ho voluto diventare indipendente e tutto è avvenuto, con az’art, in ottima intelligenza. Oggi il nostro catalogo conta 24 titoli.” Senza voler affermare una linea editoriale rigorosa, per non dire rigida, Christophe Havot ammette di lasciarsi sedurre da autori singolari, dallo stile potente e originale.

“Mi piace quando scrivere mi coinvolge!”

“Il nostro status è quello di un’associazione fondata sul diritto del 1901, lontana da ogni approccio o obbligo commerciale – ma pubblichiamo per essere venduti e quindi letti, questa è la base! – e il nostro obiettivo è divertirci. La linea editoriale, queste sono miei gusti! Mi piace la non linearità del tempo, il lavoro sulla memoria… mi piace scommettere sull’intelligenza del lettore, che ha il minimo sforzo da fare. Mi piace quando la scrittura è forte, quando coinvolge Nella nostra raccolta, ad esempio, ho un debole per “A Clearance” di Dana Hilliot: un testo sul divorzio, scritto con una punteggiatura sorprendente – non ha senso, il che significa che lo leggiamo tutto d’un fiato, come se in apnea…”

La notizia di Orpailleur mette in evidenza due testi affascinanti: “Il bambino di 30 anni” di André Royer e “Questo regno è oscuro” di Raphaël Le Scouarnec (leggere sotto). Due libri diversi ma notevoli per la forza della scrittura e la fluidità della narrazione. “Il libro di Royer sta andando bene e abbiamo avuto la fortuna di ricevere forti elogi da Amélie Nothomb”, scivola Christophe Havot, che precisa – ce ne accorgiamo sfogliando il catalogo dell’Orpailleur, a cui è stata affidata l’unità visiva dei libri della collezione. l’artista coudekerquois Laurent Maginelle.

“Il bambino di 30 anni” di André E. Royer (246 pagine, 20 €), “Questo regno è oscuro” di Raphaël Le Scouarnec (323 pagine, 22 €).

“Questo regno è oscuro”: esplosivo e luminoso

Due clan, due famiglie nemiche, dilaniate da omicidi e tradimenti 15 anni fa. Rancore e desiderio di vendetta giacciono assopiti sotto il potente sole della Costa Azzurra… Lontano dalle facciate scintillanti delle ville con piscina, le adolescenti vengono rapite, si organizzano combattimenti tra cani, le fabbriche chiudono i battenti. Il torpore estivo non durerà…

Il romanzo di Raphaël Le Scouarnec è uno di quelli che non ti lasceranno andare. Dialoghi impeccabili con precisione diabolica (il romanziere fa parlare i personaggi secondo il loro carattere e dona loro una verità sconcertante), stile nervoso ed efficace (nessun tempo morto descrittivo, siamo nell’azione e scopriamo i luoghi con i personaggi), ritmo in sintonizzarsi con una storia esplosiva… Tutto rende questo “Regno” davvero molto oscuro un successo totale e gioioso.

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