Un libro per raccontare la Digione al tempo degli Yéyé: “I giovani si sono svegliati”

Un libro per raccontare la Digione al tempo degli Yéyé: “I giovani si sono svegliati”
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Gli anni Sessanta, gli anni ’60, gli Yéyés. Gli inizi del rock, l’epoca del boom, l’inizio delle discoteche. Presto sarà possibile tornare a questo periodo, ma visto da casa, in Borgogna! “Digione negli anni Sessanta, da Yéyés alla Disco, 1959-1975”, nel giugno 2024 uscirà un libro per ripercorrere questi anni un po’ folli. È opera di Daniel Gibassier, nato a Digione nel 1945, figlio di quegli anni. Questo pensionato, appassionato di scrittura, è già autore di un libro su Alise-Sainte-Reine e sul quartiere Bégonias, quello delle università, a Digione.

“Digione era una città addormentata e i giovani si sono svegliati”

Daniel Gibassier racconta “un momento davvero fantastico”. Lui spiega: “Abbiamo visto arrivare una nuova musica, che è stata la prima musica per i giovani. Prima i giovani “si sottoponevano” al tango, al valzer, al paso, che erano i balli degli anziani”. Il rock arriva in Francia. “Questo è quello che volevo mostrare in questo libro, questo è lo shock che questa musica ha creato, perché per i nostri genitori era la musica dei selvaggi. Ma siamo riusciti ad imporci, e ad imporre soprattutto la nostra giovinezza”.

“Digione era una città addormentata e i giovani si sono svegliati”, ricorda l’autore con un sorriso nostalgico. La Città dei Duchi sta iniziando a cambiare direzione. “Digione era Place Darcy – Place du Théâtre. Rue du Bourg, Rue Piron. Finito. All’improvviso abbiamo visto esplodere i bar con i flipper, con i jukebox, con gli Scopitones (un jukebox con musica). immagine, ndr). Poi il primo bum, a casa dei genitori con i dischi che ci prestavamo tra amici. E si aprirono le prime scatole”, riavvolge Daniel Gibassier. Cita i Conti, ovvero l’Ambasciata, dove Nino Ferrer incise in pubblico un LP nel 1966.

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Johnny Hallyday, personaggio essenziale

Uno dei simboli di questi anni è ovviamente Johnny Hallyday. Nel suo libro Daniel Gibassier si sofferma su tre episodi significativi. Il primo, nel marzo del 1963. L’idolo della gioventù aveva 20 anni, si esibiva al teatro. A riprova che i tempi non erano più gli stessi, il suo concerto venne massacrato dalla stampa locale, che ne dava notizia “Al culmine dell’incubo, con la serata di Johnny Hallyday”. “Forse mai la volgarità ha raggiunto questo grado di terrore e di orrore, (…) un incubo odioso quale Satana non si sognava nemmeno”scrive il giornalista, negli archivi riesumati dall’autore.

Secondo episodio, nel 1970. Daniel Gibassier svela un nuovo aneddoto su Johnny. Una sera, dopo un concerto al Palais des Congrès, si reca con il suo gruppo al Grand Café, vicino a Place Grangier. Scoppia una rissa. “Vanno in città per finire la serata, in tanti. Cominciano a urlare, lo champagne, il whisky, basta. C’erano dei giovani nella stanza e cominciano a insultare la squadra di Johnny. “Ehi , non potete essere un po’ meno forti?” Johnny, salta sul gruppo. Si alza un ragazzo, un pugile o un lottatore, abbastanza forte, sui vent’anni. Gli ha dato un pugno, Johnny è disteso. I suoi amici hanno lanciato il gruppo fuori con sconfitte e scontri, ma Johnny voleva continuare!. La storia all’epoca aveva “fatto il giro di Digione”, ma non fu mai resa pubblica. Le canzoni “Ma bouche” e “La brawl” sono ispirate a questo episodio?

Un anno dopo, Johnny Hallyday torna in Côte-d’Or, nel 1971. Non a Digione, ma a Fain-les-Moutiers, vicino a Montbard. A “La Paulette”. “Un ristorante con le costolette di manzo più famose della zona, Digione è venuta a mangiare lì da lei”, lo scrittore sbava ancora, pensando alla carne alla griglia. Paulette accetta la sfida di portare qui Johnny. Contatta l’impresario, che ha delle riserve, ma ci riesce! All’esterno, vicino al ristorante, è stato allestito un tendone e, nonostante un’interruzione di corrente e due ore di ritardo, il concerto si è svolto davanti a più di 2000 persone. Johnny intona “La mia bella Sarah”. C’era Daniel Gibassier. “Uno spettacolo ma poi… indimenticabile, l’abbiamo visto a 20 metri da noi!”.

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Come ha raccolto tutte queste informazioni?

Per tre anni, Daniel Gibassier ha svolto un lavoro davvero minuzioso. Per prima cosa, cercando nella sua memoria. Frugando negli archivi su Internet. Ottiene anche la possibilità di consultare gli archivi della stampa locale. Trovò anche ex musicisti, che in quel periodo suonavano nei locali e che allietavano le serate. E compilate il tutto per ripercorrere questo periodo!

Daniel Gibassier lancia un abbonamento per il suo libro

Per scoprire altri aneddoti di questo periodo, trovare i nomi di gruppi locali e fiorenti locali, sarà necessario procurarsi il libro e scorrere i 25 capitoli. Pubblicato per proprio conto, Daniel Gibassier lancia un abbonamento del valore di 20 euro. Ha intenzione di pubblicare il suo lavoro all’inizio di giugno 2024.

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