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Controlli alle frontiere: 120 respingimenti in 46 giorni alla frontiera tra Lussemburgo e Germania

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Circa due settimane e mezzo fa la polizia federale ha pubblicato una valutazione complessiva delle prime sette settimane di controlli alle frontiere. Su richiesta di L’essenzialeha fornito i dati questo lunedì, suddivisi per paese. Sembra che solo una piccola parte dei casi di immigrazione clandestina – ad eccezione della Francia – venga rilevata ai confini settentrionali e occidentali recentemente aggiunti alla Germania. Con 576 casi, solo il 12,36% dei circa 7.600 respingimenti effettuati tra il 16 settembre e il 31 ottobre riguardano Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo e Danimarca, in ordine decrescente.

Al confine tra Lussemburgo e Germania, secondo i dati della polizia federale, ci sono stati 120 respingimenti in 46 giorni, ma nessuna persona sospettata di attraversamento illegale. Venticinque persone hanno presentato domanda di asilo alla polizia federale. In questo caso, i respingimenti diretti generalmente non sono possibili. I mandati di arresto eseguiti sono un effetto collaterale del controllo delle frontiere. Secondo le autorità ce ne sono stati 17 in queste sette settimane.

In cima alla lista degli ingressi illegali osservati ci sono i confini con l’Austria, con quasi 1.700 casi. Questo è anche il luogo in cui è stato registrato il maggior numero di casi sospetti di traffico illegale (76). Tuttavia, è proprio alla frontiera svizzera che il numero di respingimenti effettivamente effettuati è stato il più alto, con quasi 1.500 casi, più di dodici volte di più che nel Granducato. La polizia federale non ha risposto alla domanda sul numero di posti di blocco fissi e di agenti di polizia schierati.

Il ministro degli Interni, Léon Gloden (CSV), ritiene che l’immigrazione non sia un argomento valido per giustificare i controlli alle frontiere ai sensi dello spazio Schengen. Giovedì la Camera ha votato a favore di una mozione, elaborata da Yves Cruchten (LSAP) e Meris Sehovic (Déi Gréng), che incarica il governo di deferire la questione alla Commissione europea. Questi ultimi dovranno verificare la legalità dei controlli alle frontiere.

Gli ingressi illegali registrati in Germania sono in diminuzione nel 2024 rispetto all’anno precedente. I sostenitori dei controlli alle frontiere ne vedono gli effetti. Gli oppositori, come Yves Cruchten, sottolineano un calo generale dei dati sull’immigrazione: secondo l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex), il numero di ingressi illegali alle frontiere esterne dell’Unione europea è diminuito del 42% nei primi nove anni mesi dell’anno, a circa 166.000 attraversamenti illegali.

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