Giuliani, ex avvocato di Trump, nuovamente condannato per diffamazione

Giuliani, ex avvocato di Trump, nuovamente condannato per diffamazione
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Keystone-SDA

L’ex avvocato personale di Donald Trump, Rudy Giuliani, è stato dichiarato colpevole di oltraggio alla corte venerdì per aver ancora una volta calunniato due funzionari elettorali che aveva diffamato. Gli era già stato ordinato di pagare loro quasi 150 milioni di dollari.

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11 gennaio 2025 – 00:43

(Keystone-ATS) Rudy Giulani ha svolto il ruolo di punta di diamante della campagna guidata da Donald Trump, allora presidente repubblicano uscente, per ottenere l’invalidazione dei risultati delle elezioni di novembre 2020 perse contro il democratico Joe Biden.

Nel dicembre 2023 gli è stato ordinato di pagare 148 milioni di dollari a Ruby Freeman e sua figlia Wandrea “Shaye” Moss, due funzionari elettorali nello stato chiave della Georgia.

Da un video in cui le due donne si passavano un oggetto – che poi si rivelò essere una tavoletta di menta – durante lo spoglio delle schede, l’ex sindaco e l’ex procuratore di New York affermarono che si erano scambiati una chiavetta USB «come se fossero dosi di eroina o cocaina” per falsificare i risultati.

Minaccia di multe giornaliere

Il giudice federale, che ha presieduto il procedimento del suo processo nel 2023, lo ha dichiarato colpevole durante un’udienza di venerdì per averli nuovamente diffamati pubblicamente in diverse occasioni nel 2024. Lo ha ritenuto colpevole di oltraggio alla corte e lo ha minacciato di multe giornaliere in caso di altra infrazione.

È la seconda volta questa settimana che Rudy Giuliani, 80 anni, viene sanzionato. Lunedì un giudice di New York lo ha ritenuto colpevole di ostruzione alla giustizia per non aver fornito informazioni sui suoi beni e su come risarcire le due donne.

Venerdì, uscendo dall’udienza a Washington, ha attaccato il giudice federale, “assetato di sangue”, secondo le sue parole. “Sta morendo dalla voglia di mettermi in prigione”, ha detto.

L’ex sindaco di New York ed ex procuratore federale di questa città ha dichiarato bancarotta nel dicembre 2023, ma i tribunali hanno annullato questa procedura, ritenendo che avesse mancato ai suoi obblighi di trasparenza nei confronti dei suoi creditori.

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