In Vaticano la nomina di Simona Brambilla è una piccola rivoluzione

In Vaticano la nomina di Simona Brambilla è una piccola rivoluzione
In Vaticano la nomina di Simona Brambilla è una piccola rivoluzione
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Italiana, 59 anni, Simona Brambilla non arriva in terre sconosciute. È stata finora segretaria del dicastero che ora dirigerà. Allo stesso modo, sa come funziona un governo, poiché dal 2011 al 2023 è stata superiora generale dei Missionari della Consolazione, la sua congregazione.

Papa Francesco per i manichini

Infermiera di formazione, è diventata suora nel 1988. La sua congregazione l’ha poi mandata a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana, dove ha conseguito la laurea in psicologia. Fu allora che partì per il Mozambico per prendersi cura dei giovani, una missione che avrebbe avuto un profondo impatto su di lei. Questi anni l’hanno fatta, nota il quotidiano italiano La Stampa, “una missionaria con i sandali ai piedi e lo sguardo sul mondo”.

La sua nomina sottolinea la volontà di affidare progressivamente posti di responsabilità alle donne. Poter nominarne una a capo di un dicastero è stato possibile solo dopo la riforma della curia, operata da Francesco, nel marzo 2022. In quasi dodici anni di pontificato, aveva però nominato altre donne in incarichi elevati. Nel 2016 ha nominato direttrice dei Musei Vaticani la storica dell’arte Barbara Jatta. Nel 2021 la suora Nathalie Becquart è diventata sottosegretario del sinodo dei vescovi. Nello stesso anno la suora Alessandra Smerilli prese il posto di segretaria del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale. Infine, nel 2022, la suora italiana Raffaella Petrini è diventata segretaria generale del governatorato della Città del Vaticano.

Come hanno riferito i media vaticani, sotto Francesco la presenza femminile in curia è aumentata dal 19 al 23%, ma le loro nomine a posizioni chiave rimangono in minoranza.

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