In due video datati 2015 circolati sui social media e che potrebbero essere autenticati, Shadi al-Waisi supervisiona l’esecuzione di donne accusate di prostituzione.
Pubblicato il 01/06/2025 07:57
Aggiornato il 01/06/2025 07:58
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Ministro della Giustizia siriano sotto accusa Due video autenticati dalla piattaforma Verify suscitano scalpore in Siria: mostrano il giudice Shadi al-Waisi, attuale ministro della Giustizia di HTS, mentre supervisiona l’esecuzione di due donne accusate di prostituzione nel 2015 a Idlib, amministrata da un gruppo jihadista.
Le immagini sono agghiaccianti: una giovane donna in niqab è inginocchiata sull’asfalto, circondata da uomini armati. Siamo nella provincia di Idlib, amministrata dall’ Fronte al-Nusra, l’antenato di HTS. L’uomo identificato come Shadi al-Waisi pronuncia una condanna a morte per prostituzione e fa segnali al boia.
Il secondo video lo mostra inflessibile, con il kalashnikov in mano, di fronte a un’altra donna, che non chiede di essere risparmiata, pur di rivedere i suoi figli un’ultima volta, “un’ultima volta, fratelli miei”, implora. Ma è costretta a inginocchiarsi, prima di essere colpita freddamente alla testa, mentre i combattenti incappucciati di al-Nusra ringraziano Dio.
Sui social network crescono le richieste di dimissioni. Un funzionario, in condizione di anonimato, conferma che si tratta effettivamente del nuovo ministro della Giustizia, ma assicura che “era un’altra volta“, un’altra regione, Idlib, dove allora regnava la legge della Sharia, e che “questo capitolo è chiuso“. Prima di promettere alle nuove autorità giustizia e Stato di diritto. Per il momento il leader siriano, l’islamista Ahmad al-Chareh, resta in silenzio.
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