Darmanin torna sui suoi commenti sulla possibile ineleggibilità della Le Pen

Darmanin torna sui suoi commenti sulla possibile ineleggibilità della Le Pen
Darmanin torna sui suoi commenti sulla possibile ineleggibilità della Le Pen
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L’attuale ministro della Giustizia Gérald Darmanin si era preoccupato lo scorso novembre dell’eventuale ineleggibilità di Marine Le Pen, dopo le requisizioni della Procura nell’ambito del processo contro gli assistenti parlamentari del FN. Divenuto ministro della Giustizia il 23 dicembre, ha calmato gli animi.

Con Gérald Darmanin bisogna distinguere il deputato dal ministro della Giustizia. Interrogato questo lunedì 6 gennaio su RTL sulla sua reazione alle requisizioni contro Marine Le Pen nell’ambito del processo contro gli assistenti parlamentari del Fronte Nazionale, quello che è tornato a far parte del governo si è dimostrato molto meno affermativo.

IL 13 novembre 2024trova “profondamente scioccante” che il leader del Raggruppamento Nazionale (RN) “sia ritenuto non eleggibile e, quindi, non possa presentarsi al voto dei francesi”. Questa mattina ha dichiarato: “La giustizia farà il suo lavoro in modo indipendente”.

La sua giustificazione dopo questo cambio di tono? Un parlamentare ha “diritto di parlare liberamente”, mentre il “Guardiano dei Sigilli conserva in pectore (in segreto, ndr), ciò che pensa sulle situazioni individuali e politiche”.

Queste prime dichiarazioni hanno provocato una reazione nella classe politica: a sinistra, il primo segretario del PS, Olivier Faure, ha denunciato un “grande e imbarazzante ammiccamento da parte di qualcuno che finge di compatire la donna di cui sogna di recuperare l’elettorato”. I suoi commenti hanno suscitato critiche anche nel suo stesso campo.

Interrogato questo martedì anche su Nicolas Sarkozy – il cui processo per sospetto di finanziamento libico alla sua campagna del 2007 si aprirà questo lunedì – l’ex LR ricorda il suo “rapporto personale” con quest’ultimo, sottolineando tutto, come per Marine Le Pen, che “la giustizia è indipendente” e “farà il suo lavoro”.

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