In una lettera, il partito Caledonia Ensemble, affiliato a Renaissance, denuncia “un'autoproclamata indipendenza governativa, contraria all'accordo di Nouméa e alla legge organica”.
Pubblicato il 24/12/2024 09:34
Aggiornato il 24/12/2024 09:35
Tempo di lettura: 1 minuto
Nuova crisi in Nuova Caledonia. Il movimento Calédonie ensemble (di centrodestra, affiliato a Renaissance) ha rassegnato le dimissioni martedì 24 dicembre dal governo collegiale, provocando automaticamente la caduta dell'esecutivo locale. Questa nuova inversione “il 17° governo della Nuova Caledonia, il primo presieduto da un separatista”specifica la Nuova Caledonia il 1°.
In una lettera in cui annuncia le sue dimissioni, il partito Calédonie ensemble lo ha dichiarato “dopo gli eventi del 13 maggio [les émeutes], [le] Il paese è caduto in una profonda crisi economica e sociale. In tali circostanze, la solidarietà tra istituzioni (…) costituisce un obbligo ardente”. “Posso solo vedere che non è stato così e me ne rammarico”scrive Jérémie Katidjo Monnier, membro dimesso del governo caledoniano, in questa lettera, trasmessa su X da un giornalista di France Télévisions. Lui denuncia “un’indipendenza governativa autoproclamata, contraria all’accordo di Nouméa e alla legge organica”.