Sconfitto a giugno nella sua circoscrizione elettorale del Nord, l'ex deputato ha giudicato che l'alleanza con Jean-Luc Mélenchon “paralizza e fa paura” nel suo territorio.
Il segretario nazionale del Partito comunista francese (PCF), Fabien Roussel, si è espresso domenica alla LCI a favore di alleanze di sinistra a geometria variabile per le prossime elezioni legislative. “Chiediamo che, per vincere le elezioni legislative, si possano costruire ovunque, su tutto il territorio, in tutte le circoscrizioni elettorali, i migliori candidati all’unità con le forze di sinistra e ambientaliste, ma corrispondenti alle realtà di un territorio”ha affermato Fabien Roussel, prendendo le distanze dall’alleanza del Nuovo Fronte Popolare (NFP) stabilita nel 2024, e con i Nupes del 2022.
“Io stesso, se sono stato picchiato nel mio collegio elettorale, è perché ho stretto un’alleanza con gli Insoumi, signor Mélenchon, e questo in un territorio come il mio è proibitivo e fa paura. Ed è questo il motivo per cui, se domani dovessi rappresentarmi in questa circoscrizione, non lo farei con gli Insoumi, ma magari con l’appoggio di altre forze di sinistra”ha detto l'uomo che non è riuscito a farsi rieleggere al Nord durante le elezioni legislative anticipate.
“Processo di raccolta”
“Quando vedrò che Jean-Luc Mélenchon ha successo in certi posti, allora voteremo per Jean-Luc Mélenchon e per i candidati che lo rappresentano. Ma dove fa paura, evita di usarlo”ha aggiunto. La Conferenza Nazionale del PCF ha adottato sabato, con il 79% dei votanti, una tabella di marcia a favore delle elezioni legislative “processo di raccolta” chi deve “superare gli ostacoli all’interno della coalizione del Nuovo Fronte Popolare che impediscono alla sinistra di essere maggioritaria”.
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