In Turchia, non è stato possibile fare rifornimento a un aereo di una compagnia aerea israeliana dopo le proteste del personale aeroportuale.
Sorpresa all’aeroporto. Ad un aereo della compagnia israeliana El Al è stato rifiutato il rifornimento di carburante in un aeroporto turco dopo il suo atterraggio di emergenza domenica 30 giugno.
Mentre era diretto a Tel Aviv, il volo LY5102 da Varsavia ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza per evacuare un passeggero malato all’aeroporto di Antalya in Turchia. È qui che il personale si è rifiutato di occuparsi del rifornimento di carburante della macchina, indica l’AFP. “I lavoratori locali (ad Antalya) si sono rifiutati di fare rifornimento all’aereo della compagnia anche se (l’atterraggio di emergenza) è avvenuto per ragioni mediche”, ha detto la compagnia israeliana che è stata costretta a prendere rotta per Rodi, in Grecia, per fare rifornimento.
Sull’argomento è intervenuta anche una fonte diplomatica turca. “Il carburante doveva essere trasferito sull’aereo (…) ma mentre si stava per definire l’apposita procedura, il capitano ha deciso di partire da solo”, precisa l’AFP.
Relazioni diplomatiche tese
I rapporti tra Israele e Turchia, pur essendo uno dei rari paesi a maggioranza musulmana a riconoscere lo Stato israeliano, sono tesi dal 7 ottobre e dagli attacchi di Hamas. I voli tra i due paesi sono stati sospesi.
Negli ultimi mesi, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha mostrato il suo sostegno al popolo palestinese di fronte agli attacchi militari israeliani a Gaza. Quest’ultimo ha più volte descritto gli attacchi israeliani come “terroristici”. “Circa 1.000 membri di Hamas sono attualmente ricoverati negli ospedali del mio Paese. L’intero Occidente li sta attaccando con tutti i tipi di armi e munizioni”, ha detto il 13 maggio durante una conferenza stampa.
