Lunedì la Corea del Nord ha effettuato due lanci di missili balistici a corto raggio, uno dei quali è fallito, ha riferito l’esercito sudcoreano, il giorno dopo l’avvertimento di Pyongyang contro le “conseguenze fatali” che potrebbero avere le manovre congiunte guidate da Seoul e dai suoi alleati.
Un primo proiettile a corto raggio è stato lanciato alle 5:05 ora locale (20:05 GMT), seguito da un secondo dieci minuti dopo, hanno riferito in una nota i capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud.
“Il (primo) missile balistico a corto raggio ha percorso circa 600 chilometri”precisa il comunicato, aggiungendo che il secondo ha percorso 120 chilometri.
“Uno dei missili, fallito, potrebbe aver volato in modo anomalo e non possiamo escludere che sia caduto a terra”ha affermato in una nota il ministero della Difesa sudcoreano.
Secondo Lee Sung-jun, portavoce dello Stato Maggiore Generale, se il missile fosse esploso in volo, i detriti avrebbero potuto atterrare nella Corea del Nord, in base alla traiettoria osservata.
“Il nostro esercito ha rafforzato la sorveglianza in previsione di altri lanci”ha dichiarato la stessa fonte, precisando di aver trasmesso informazioni su questi incidenti agli Stati Uniti e al Giappone.
La Corea del Nord è accusata di aver violato diverse risoluzioni delle Nazioni Unite fornendo armi alla Russia da utilizzare nella guerra in Ucraina.
Seoul teme un riavvicinamento tra Mosca e Pyongyang. Il presidente russo Vladimir Putin ha visitato la Corea del Nord a giugno per incontrare il leader Kim Jong Un e i due paesi hanno firmato un accordo di difesa reciproca.
Interrogato sulla possibilità che l’ultimo lancio fosse un test di missili destinati alla Russia, il portavoce dello Stato Maggiore ha rifiutato di commentare.
Questi spari arrivano pochi giorni dopo che la Corea del Nord aveva affermato di aver testato con successo un missile a testate multiple, mentre la Corea del Sud aveva assicurato che il proiettile era esploso in volo.
Domenica Pyongyang ha denunciato le manovre militari congiunte portate avanti da Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, definendo questa alleanza “la versione asiatica della NATO” e mettendo in guardia da “conseguenze fatali”.
Questi tre giorni di esercitazioni militari, chiamati “Freedom Edge”, si sono svolti dal giovedì alla domenica della scorsa settimana. Si concentravano sulla difesa aerea, sulla guerra sottomarina e sulla difesa informatica e dovevano anche preparare i lanci di missili balistici.
Per le esercitazioni sono stati impiegati la portaerei statunitense a propulsione nucleare USS Theodore Roosevelt, il cacciatorpediniere lanciamissili giapponese JS Atago e l’aereo da caccia sudcoreano KF-16.
“Non mostrarti debole”
Pyongyang critica sistematicamente questo tipo di manovre militari che ritiene destinate a preparare un’invasione del suo territorio.
Seul domenica ha respinto le accuse di Pyongyang, sottolineando che queste ultime esercitazioni sono state effettuate nell’ambito di esercitazioni congiunte regolarmente organizzate tra i tre Paesi alleati.
In Corea del Nord si sta svolgendo un importante incontro del partito di governo, aperto dal leader Kim Jong Un, hanno riferito sabato i media statali.
“Nella politica della Corea del Nord, così come in quella militare, la migliore difesa è spesso un buon attacco”, ha detto Leif-Eric Easley, professore alla Ewha University di Seoul.
“Questi lanci missilistici sono probabilmente il modo in cui il regime Kim compensa i recenti test falliti e impressiona la popolazione durante le riunioni del partito al potere”ha anche detto, aggiungendo: “Pyongyang è inoltre determinata a non apparire debole mentre la Corea del Sud conduce esercitazioni militari con Giappone e Stati Uniti”.
Le relazioni tra le due Coree sono al punto più basso degli ultimi anni, con Pyongyang che intensifica i test sulle armi e invia palloncini pieni di spazzatura al Sud come ritorsione per le campagne di propaganda contro il regime nordcoreano da parte della Corea del Sud.
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