Il caso dei pagamenti nascosti di Donald Trump all'attrice porno Stormy Daniels ha avuto una nuova svolta questo venerdì. Il giudice incaricato del processo ha sospeso a tempo indeterminato la sentenza prevista per il 26 novembre.
Una decisione attesa. Giovedì il giudice del processo di Donald Trump a New York per pagamenti nascosti all'attrice porno Stormy Daniels ha sospeso la sentenza prevista per il 26 novembre. Al momento non è stata comunicata nessun'altra data per la sessione di sentenza.
Il giudice Juan Merchan autorizza i difensori del neopresidente americano a presentare ricorso entro il 2 dicembre per ottenere l'annullamento del procedimento e sospende quindi la pronuncia della sentenza. Ricordiamo che Donald Trump è stato dichiarato colpevole il 30 maggio in questo caso di “falsificazione contabile aggravata per nascondere una cospirazione volta a pervertire le elezioni del 2016”. Il 47esimo presidente degli Stati Uniti è accusato di aver nascosto agli elettori il pagamento di 130mila dollari alla pornostar Stormy Daniels. L’obiettivo era evitare che scoppiasse uno scandalo sessuale proprio alla fine della sua vittoriosa campagna nel 2016 contro la democratica Hillary Clinton.
procedimenti giudiziari congelati fino alla fine del mandato Trump?
L'annuncio di questa sospensione non è davvero una sorpresa poiché martedì la procura di Manhattan ha aperto la strada a questo nuovo rinvio. Il pubblico ministero di Manhattan Alvin Bragg aveva indicato in un atto del tribunale che si sarebbe opposto all'annullamento totale della procedura, ma che la questione meritava di essere esaminata, il che provocherebbe un nuovo rinvio della sentenza.
In linea con gli avvocati della difesa, Alvin Bragg ha addirittura riconosciuto che si deve prendere in considerazione il congelamento di tutti i procedimenti giudiziari “fino alla fine del mandato presidenziale” del 47esimo presidente degli Stati Uniti.
Dei quattro procedimenti penali contro Donald Trump, questo caso è l'unico in cui si è svolto un processo contro il candidato alle elezioni presidenziali del 5 novembre da lui vinte, uno scenario senza precedenti nella storia americana.
Una questione che Donald Trump potrebbe quindi lasciarsi alle spalle fino alla fine del suo mandato presidenziale, nel 2028. Per il momento, il futuro presidente degli Stati Uniti continua a costituire il suo futuro governo con l'annuncio del nuovo ministro della Giustizia, Pam Bondi.
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